Riceviamo e pubblichiamo
E mentre ci accingiamo a scegliere chi a livello nazionale dovrà governarci, i risultati locali ci dimostrano chiaramente un clamoroso fallimento dell’amministrazione targata PDL.
Così come accaduto per il tanto decantato “contratto con gli italiani” propinato a suo tempo dal padre del PDL nazionale ed oggi nuovamente in auge, anche i nostri amministratori locali, da buoni adepti, non hanno adempiuto quasi a nulla degli impegni assunti.
Che molte delle promesse fatte fossero solo fantapolitica l’avevamo detto a gran voce durante la campagna elettorale e pur sapendo che, in momenti difficili si è più portati a credere a ciò che si vorrebbe che non a ciò che è, abbiamo scelto di investire sulla correttezza, sulla verità, sulla trasparenza sacrificando il risultato elettorale al cospetto della lealtà e del rispetto nei confronti dei cittadini serresi.
Oggi però è doveroso, per chi quelle promesse le ha fatte, ricordarle ed ammettere, vista la mancata attuazione di molti degli impegni assunti, la malafede delle parole a suo tempo pronunciate o, in alternativa, l’incapacità di dare seguito a quanto, magari, si riteneva di poter realizzare.
La maggioranza comunale deve quindi interrogarsi su quanto sin ora fatto e dare conto ai propri elettori ed alla cittadinanza tutta di dove sono finiti i cento posti al Parco delle Serre con cui si sono illusi tanti giovani; dove sono i finanziamenti per aiutare le giovani coppie a costruire una propria famiglia; dov’è quell’ospedale del futuro che avrebbe dovuto dare il meglio ai nostri ammalati; dove il turismo religioso che avrebbe dovuto far rinascere l’economia serrese, ma, soprattutto, di dov’è l’amministrazione.
Ai cittadini, già provati dalla crisi economica, stanno venendo gradualmente meno i beni essenziali della vita ma i nostri amministratori sembrano non esserne toccati.
L’ospedale è stato pressoché chiuso senza che dalla maggioranza si levasse la benché minima voce di protesta di fronte al dictat di partito; l’acqua continua a sgorgare lurida dai rubinetti ma, nonostante gli impegni assunti, ad oggi, non è stata resa autonoma neanche la più piccola fonte del paese dove consentire almeno ai più anziani di fare rifornimento; l’isola ecologica è in condizioni tali da non poter più essere definita tale con potenziali pregiudizi per la salubrità dell’ambiente e la salute stessa delle persone.
A ciò aggiungasi una disastrata viabilità cittadina che gravi danni causa, oltre che alle vetture degli automobilisti, anche alle casse comunali; il fenomeno del randagismo ormai fuori controllo; lo stato di abbandono in cui versano tante importanti aree del paese anche in forza di una differenziata che funziona a singhiozzo; i disagi di alcuni lavoratori precari che lamentano, oltre che la mancata regolarità nel pagamento degli stipendi, anche l’assoluta mancanza di dialogo con gli amministratori.
Quell’inerzia da parte della maggioranza che già da tempo come Partito Democratico avevamo rilevato sembra, soprattutto dopo l’arrivo della commissione d’accesso, essersi trasformata in un assoluto assenteismo amministrativo e sociale tanto da dare l’impressione che, dietro quella ostentata sicurezza, ci sia effettivamente l’ansia di attendere quel che sarà.
Ed allora, in attesa di conoscere il verdetto finale, ai serresi non rimane che cercare di andare avanti alla meno peggio e rassegnarsi ad avere un’amministrazione in stand by.
Rosanna Federico
Consigliere Comunale del PD