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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
SERRA SAN BRUNO – Dovrebbero essere tre, almeno, le liste pronte a contendersi la guida amministrativa della cittadina della Certosa nell’era del post Bruno Rosi.
Questo era nell’aria da tempo, perché pronti ai blocchi di partenza in previsione della tornata elettorale della prossima primavera, ci sarebbero già tre diversi schieramenti: uno di matrice centrosinistra, nato dalla ricompattata intesa dell’asse Censore-Lo Iacono-Raffele; gli altri due, invece, rispettivamente ispirati ai consiglieri regionali di Forza Italia, Giuseppe Mangialavori e Nazzareno Salerno.
Ed è proprio per quest’ultima compagine, quella dei “salerniani”, che in queste ultime ore sarebbero maturate novità di maggior rilievo. La condizione di stallo che si era registrata negli ultimi mesi, era principalmente imputabile alla presa di posizione dell’attuale primo cittadino Bruno Rosi, determinato nel pretendere il bis ed una contestuale seconda candidatura alla guida di una lista che, per larga parte, sarebbe dovuta ripartire dalla presenza della quasi totalità degli amministratori in carica. Opzione, però, bocciata fin da subito dal capogruppo di maggioranza Salerno, fermamente convinto nel non voler accordare a Rosi un tentativo per il secondo mandato consecutivo. Il primo cittadino, di conseguenza, si starebbe rassegnando, suo malgrado, a cedere il passo ad un altro aspirante sindaco. Erano maturate, a tal proposito, sempre maggiori chance per Giuseppe De Raffele, presidente del consiglio comunale in carica. Una soluzione che, però, in definitiva sarebbe risultata invisa a molti dei maggiorenti della maggioranza e che non avrebbe ben digerito neanche lo stesso Bruno Rosi. Ecco allora che in queste ultime ore pare che ogni attenzione si stia spostando su un “esordiente” della vita amministrativa locale: l’avvocato 33enne, Antonio Carnovale, che, dopo tutto, ha già avuto modo più volte di “collaborare” con l’amministrazione in carica, sia da coordinatore del gruppo comunale della Protezione civile, sia da coordinatore dello staff a sostegno del sindaco, sia come consulente legale dello stesso ente. Così vicino all’amministrazione, dunque, Carnovale tanto da essere pronto adesso ad assumerne – urne permettendo – la guida, ciò all’insegna della piena continuità con l’ultimo lustro amministrativo. Una soluzione, questa, fortemente sostenuta da Salerno e che risulterebbe gradita, in definitiva, anche al primo cittadino Rosi.
Contestualmente, ad ormai poco più di sei mesi dalla fatidica data del voto, sul fronte opposto, quello del centrosinistra, si sta sempre più consolidando l’idea della candidatura a sindaco di Paolo Reitano, anche lui giovane avvocato ed anche lui all’esordio da amministratore. Una scelta, quella di Reitano, che offrirebbe al momento migliori garanzie al deputato del Pd, Bruno Censore, convinto a piazzare alla guida dell’amministrazione uno dei più intimi componenti del proprio entourage. L’ipotesi Reitano starebbe quindi per prevalere sugli altri papabili del centrosinistra, anche e soprattutto perché la possibilità di una candidatura a sindaco del dirigente Asp ed ex assessore provinciale Domenico Dominelli pare, di contro, definitivamente tramontata. D’altronde, dal canto suo, il giovane segretario del locale circolo del Partito democratico, Paolo Reitano, non ha mai fatto mistero di essere «a piena disposizione del partito»: la più classica delle formule retoriche a conferma di una netta approvazione.
Restano invece celati, al momento – almeno in termini di candidature – gli intenti di quella che sembra essere già stata ribattezzata come la “terza via”, un progetto in costruendo che dovrebbe prevalentemente annoverare al proprio interno gli uomini più vicini al consigliere regionale Giuseppe Mangialavori, e che vede nei panni del “regista”, un altro avvocato, il penalista Michele Ciconte che, alla fine, potrebbe convincersi ad incarnare il ruolo, oltre che di ideatore del nuovo soggetto politico, anche di candidato alla carica di primo cittadino. Ipotesi valutata ma al momento non definita per un progetto ancora allo stato embrionale, che pare però non debba prendere corpo sulla falsa riga dell’ormai sciolta compagine “Al lavoro per il cambiamento” che nell’ultima tornata elettorale, quella del 2011, vide convergere, sulla candidatura dell’attuale consigliere comunale d’opposizione Mirko Tassone, un gruppo di indipendenti fra i quali proprio Ciconte. Ultimamente, però, i rapporti fra lo stesso Tassone ed il gruppo dei “mangialavoriani” sembra si siano visibilmente arrugginiti e, di conseguenza, questa volta la costruzione del nuovo soggetto politico si starebbe orientando su contatti tessuti con altri “lidi”, come quello dell’ex consigliere provinciale Raffaello Barillari. Ed è proprio qui che la trama della “terza via” si fa intricata, perché proprio quest’ultimo entrerebbe di buon grado nel progetto ma a patto di vedersi assegnata la candidatura a sindaco.
Tuttavia, almeno al momento, i nomi più “caldi” per la guida degli schieramenti che andranno, a metà 2016, a contendersi le redini dell’amministrazione comunale, restano quindi quelli di tre esordienti della locale attività amministrativa: Carnovale, Reitano e Ciconte.
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