Il presentimento era nell’aria già da settimane, avvalorato dalla rottura sempre più evidente tra il giovane sindaco napitino – renziano della prima ora – e l’ormai ex mentore Francesco De Nisi, a sua volta acerrimo “nemico” del deputato di Serra San Bruno. Non si tratta, dunque, della risaputa parabola del figliol prodigo, né di un ritorno insperato, ma piuttosto di un “tradimento” d’amore in piena regola, consumato secondo la dinamica più classica: Callipo lascia il partner politico storico per filtrare col suo peggior competitore.

Insomma, in questi ultimi mesi Gianluca Callipo si è fermato a fare i conti. Ha pesato i rapporti di forza interni al Partito democratico vibonese e, dopo un calcolo di certo non enigmatico, ha deciso di mettere da parte i trascorsi per cercare posto sotto l’ala protettrice, sempre più affollata, di Censore che, dal canto suo, non ha affatto disdegnato la corte del giovane renziano. Il matrimonio è stato ufficializzato al pubblico, ironia della sorte, lo scorso 14 febbraio, giorno di San Valentino, quando tra il nutritissimo parterre dell’Hotel 501 – affollato per la presentazione del candidato d’area alle imminenti primarie di Vibo Valentia, Antonio Lo Schiavo – in prima fila, spalla a spalla, proprio i due nuovi alleati facevano libero sfoggio di se stessi.

Sono lontane dunque le belligeranze andate in scena nella campagna elettorale delle passate regionali, quando proprio per lo svolgimento di altre primarie, quelle per la scelta del candidato a Presidente della Regione, Gianluca Callipo si preparava ad essere letteralmente surclassato da Mario Oliverio. Partendo proprio da quei giorni “crudeli”, il primo cittadino napitino si è ritrovato assorto a riformulare le strategie politiche, tanto da decidere adesso di abbandonare il “cavallo perdente”, quello di De Nisi, per iniziare a galoppare al fianco di Bruno Censore, capace intanto con un mero atto di forza di far assurgere agli onori della cronaca extraprovinciale un altro giovane, l’attuale consigliere regionale Michele Mirabello, da sempre ciecamente fedele alla linea dettata dal deputato.

La corsa del censoriano acquisito Gianluca Callipo pare possa condurre ora verso la conquista di un posticino da assessore regionale esterno. Ironia della sorte, un approdo alla corte di Mario Oliverio che potrebbe concretizzarsi presto, giusto appena il nuovo statuto regionale permetterà di allargare l’esecutivo da quattro a sette membri senza alcun limite per le nomine esterne.