Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Riceviamo e pubblichiamo:
Troviamo alquanto sconcertante l’appoggio che si evince su vari testate on line di Mario Oliverio al Decreto n. 30 stilato da Massimo Scura.
Un endorsement inaspettato proprio perché il presidente fino ad oggi ha avuto modi e termini per sconfessare l’operato del manager ritenuto più volte inopportuno e non in grado di dare risposte ai calabresi. Una fronte di dissenso sottile - quello del presidente - a volte crudo, poi nel tempo affrontato con le unghie, tanto che poneva un fronte di spaccatura all’interno dello stesso partito con il segretario Magorno; oggi, invece, denota un appoggio inaspettato a un decreto inconcepibile che si rafforza con una presa di posizione da artiglieria pesante, ovvero porre un fronte contro i vari ricorsi al TAR presentati da Comuni e Comitati vari con un contro ricorso da parte della Regione. Chiediamo, se questo è quanto aleggia, al presidente che faccia luce e spieghi le ragioni di una tale presa di posizione poiché i territori marginali si sentono deufradati di ogni minima certezza per quanto riguarda la sicurezza e il minimo sindacale dal punto di vista sanitario. Nel merito il Comitato degli Ospedali di Montagna, (C.O.MO.CAL.) così come molti comuni sono in attesa delle sentenze del Tribunale Amministrativo Regionale in merito ai ricorsi in itinere presentati dagli stessi.
E’ duro quanto in un comunicato lascia intendere il referente del Comitato del Reventino, Antonio Maida: “ Il Corriere della Calabria, svela un atto di una gravità inaudita posto in essere da Oliverio: non tanto l’avere accettato la logica del Decreto n.30, quanto sostenerne motivi e ragioni in Tribunale contro quelle amministrazioni locali che ne denunciano pericoli non remoti di totale inadeguatezza, di impossibilità a sostenere il carico di domanda sanitaria soprattutto nelle aree interne e disagiate”.
Il referente del Comocal di San Giovanni in Fiore, Giovanni Guzzo, annaspa a trovare una logica: “Il sindaco di San Giovanni in Fiore – dichiara - che ha presentato un ricorso al TAR sull’ospedale è stato fortemente voluto in quella carica proprio dal presidente Oliverio; oggi egli deve apprendere che quanto accade sconfessa il suo operato relegando il territorio ad essere legiferato da un decreto che di fatto sminuisce la struttura in modo del tutto inaspettato, questo atteggiamento non trova ragioni alcune se non ipotizzare accordi volti a deragliare la sanità nel privato”.
Da Acri, Vincenzo Toscano, consigliere del Comocal e presidente dell’Associazione Liberi Cittadini Acresi: “Rimango allibito di fronte alla richiesta di Oliverio che si costituisce contro i comuni che nonostante in alcuni casi forti pressioni hanno trovato il coraggio e la forza di produrre ricorsi contro il decreto truffa n. 30, dove il presidente, invece di essere a fianco dei cittadini appoggia chi sta smantellando ciò che rimane del sistema sanitario regionale”.
Eloquente il presidente, del Comitato Civico Pro Serre, che aderisce al Comocal Salvatore Albanese: “Oliverio gioca al gioco delle tre carte, da un lato va nei territori a predicare il verbo contro Scura, dall’altro con un atto ufficiale stilato dall’avvocatura regionale va a costituirsi contro i comuni con un provvedimento di sei pagine che rappresentano un’esplicita difesa politica di tutto l’operato di Scura, vuol dire che se fino ad ora il “nemico” era uno da oggi sono due, e su questo continueremo la lotta”. Ma sull’argomento si colgono spunti che si infittiscono in una ragnatela di norme, interpretazioni e tempistiche. Se il DCA 30 ha una sua peculiarità organizzativa che non lascerebbe spazi per essere rigettato dai vari ricorsi, questo lo si deve interpretare con la dovuta cautela. Si apprende inoltre che anche la Regione avrebbe dovuto presentare un ricorso al TAR e che questo per una questione di tempi, ovvero da presentarsi entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto (3 marzo c.a.) non ha potuto essre definito nei termini, per molti fatti scadere ad arte. Da qui il dietro front di posizione della Regione.
Una matassa che lascia scie di incomprensioni a cui noi liberi cittadini non sappiamo trovare ragioni compiute, l’unica cosa che attendiamo è l’esito del TAR, e un prossimo direttivo del COMOCAL che sarà effettuato in breve termine.
Il presidente del C.o.mo.cal., Alessandro Sirianni
Il presidente del Comitato Pro Ospedale del Reventino, Antonio Maida (area Soveria Mannelli)
Il presidente dell’Associazione Liberi Cittadini Acresi, Vincenzo Toscano (area di Acri)
Il presidente del Comitato Pro Serre, Salvatore Albanese (area di Serra San Bruno)
Il delegato del C.o.mo.cal. di San Giovanni in Fiore, Salvatore Guzzo (area San Giovanni in Fiore)
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