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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Riceviamo e pubblichiamo
La richiesta delle mie dimissioni da Presidente della Provincia, formulata dal consigliere regionale del Pd, Michele Mirabello, ha dell’assurdo, dell’incomprensibile, dell’illogico e dell’inimmaginabile.
E quel che più preoccupa è che non intende arrendersi di fronte alla intelligente scelta del suo partito, il Pd, apparso sempre contrario alla politica dei commissariamenti e che per quel che riguarda il caso Provincia di Vibo Valentia, nella sua stragrande maggioranza mantiene una posizione chiara col suo secco no al commissariamento.
Va comunque ribadito che se pensa di dover certificare con la sua ingenua dichiarazione la fine istituzionale dell’Ente di Palazzo ex Enel o in ogni caso consegnarlo ad un nuovo Commissario si sbaglia perché probabilmente continua a non capire che non esiste alcun motivo per decretarne oggi la chiusura se è vero che la più responsabile e accreditata classe politica e dirigente di questo territorio, nella veste di benpensanti, in questo momento auspica soltanto che chi di competenza riscopra la più idonea sensibilità volta difendere ogni sia pur minima speranza di sopravvivenza.
Domando al consigliere regionale Michele Mirabello chi ha votato la legge, o se meglio si preferisce, il “pasticcio” Del Rio che nella sua “bravura” è riuscito a spogliare delle sue funzioni l’Ente mandando alle ortiche ogni forma di contributo?
Dimentica di aver contribuito, per il suo spazio temporale di assessore, al default della Provincia ?
Si è chiesto perché la Regione Calabria è in forte ritardo, rispetto alle altre consorelle, sul problema Provincie?
Ma ancor più si è domandato perché le altre regioni hanno saputo compiere in tempo utile e giusto atti conseguenziali alla legge Del Rio mentre la Regione Calabria decide di prendere in seria considerazione la vicenda soltanto in questi giorni, affidando il faldone al prof. Antonio Viscomi, attuale Direttore generale dell’Ufficio di Presidenza della Giunta Regionale?
Capisce il consigliere regionale Michele Mirabello che l’eventuale Commissariamento rappresenta, in fase di mobilità, l’anticamera al licenziamento di tutto il personale ?
Non v’è chi non capisca che Il suo gesto appartiene alla cultura dello sfascio che incomincia ad avere radici sempre più profonde in questo territorio dove la corsa verso il pressapochismo, l’indifferenza e l’apatia verso la quasi totalità dei problemi più gravi continua ad avere il sopravvento rispetto alla consapevolezza di dover necessariamente ed inderogabilmente far quadrato attorno alla promozione e allo sviluppo di un progetto di recupero della condizione di vita.
Il consigliere regionale Michele Mirabello che avrebbe dovuto porsi, proprio per il suo ruolo istituzionale, alla testa della legittima protesta che ogni giorno si sprigiona dal mondo vibonese della sofferenza e della preoccupazione più avvilente si affida, invece, alla polemica politica per esternare dichiarazioni che non troveranno mai il consenso della gente che chiede invece atti e scelte concrete per capire prima, interpretare ed affrontare i disagi e le difficoltà di tutti i giorni allo scopo di individuarne una soluzione.
Reo di scelte e di atteggiamenti che continuano a ridimensionare il ruolo e la funzione del Pd alimentando lacerazioni che si sono ripercosse sul partito e sull’attività politica legata a recenti sbagliatissime scelte come l’elezione del Consiglio Comunale, non trova il tempo per meditare e soprattutto intuire che la sua proposta politica, in termini di resoconto stagionale, è fallita in tutti i suoi aspetti e le sue articolazioni.
Chi pensava, infatti, che le sonanti scoppole racimolate alla Provincia, al partito e al Comune del capoluogo potessero indurlo a rivisitare la sua debole ed inconcludente strategia politica ha dovuto fare presto i conti con una realtà che indica chiaramente quanti siano apparsi inutili e perdenti le sue iniziative.
D’altra parte non v’è chi non intuisce che le sue credenziali non gli rendono neanche sul piano dell’immagine e della capacità dell’impegno politico.
Tutto questo perché sarà molto difficile che il consigliere regionale Michele Mirabello guadagni qualche poltrona nell’ambito della futura giunta di Mario Oliverio. E questo vuol dire che l’elettore vibonese ha fallito nella sua scelta.
Come si fa a prendere in seria considerazione il sempre più sbiadito biglietto da visita di un consigliere regionale incapace di saper rappresentare le istanze di una popolazione che si è sempre affidata alla sua classe politica per rivendicare ruoli utili a rigenerare nuove aspettative di sviluppo ?
Resta comunque il dato che non sarà certamente il consigliere regionale Michele Mirabello a decretare la fine della Provincia di Vibo Valentia visto che dovrà fare sempre i conti con chi si batte strenuamente per superare ogni tipo di problema che angustia una popolazione che ha solo avuto il torto di affidarsi spesso ad una classe politica inadeguata e deludente.
Andrea Niglia
Presidente della Provincia di Vibo Valentia
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