Lunedì, 13 Luglio 2015 16:31

Provincia di Vibo, Niglia chiede al governo provvedimenti ad hoc

Scritto da Redazione
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Prosegue senza sosta lo stato di agitazione dei dipendenti della Provincia di Vibo Valentia che, nelle scorse settimane, hanno occupato il tetto di palazzo ex Enel per protestare contro il mancato pagamento delle spettanze arretrate.

Nei giorni scorsi, la Regione Calabria ha annunciato l'intenzione di anticipare all'ente di contrada Bitonto le risorse necessarie al pagamento di una mensilità. Un provvedimento, questo, che però non ha fermato la protesta dei lavoratori, i quali non hanno alcuna intenzione di porre fine allo stato di agitazione, almeno fin quando non si arriverà alla risoluzione definitiva del problema.

Nella giornata odierna, intanto, il presidente della Provincia di Vibo, Andrea Niglia, ha scritto una lettera rivolgendosi alle istituzioni nazionali e regionali, alle quali il principale inquilino di palazzo ex Enel chiede un «intervento autorevole» ma, nello specifico, che «venga presa in considerazione la questione Vibo nel corso dei lavori in discussione alla Camera dei deputati sulla legge delega in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche».

«È auspicabile – prosegue Niglia - che il Parlamento, in sede di conversione del decreto, introduca delle misure migliorative al testo, che consentono alle Province la chiusura di bilanci in equilibrio» mentre, con riferimento a quella di Vibo, che «venga riconosciuto un contributo finanziario straordinario, nell'’ipotesi di assumere provvedimenti finalizzati a sospendere e a dilazionare di due anni il pagamento delle rate dei mutui dell’Ente», al fine di «dare respiro alle finanze della Provincia». Proposta, questa, che, come rilevato da Niglia, è stata «sostenuta recentemente dal governatore Mario Oliverio, durante il recente incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti ed il sottosegretario agli Affari regionali Gianclaudio Bressa».

Il presidente della Provincia di Vibo, poi, sottolinea: «Non posso non rimarcare come la grave emergenza del ricollocamento del personale delle Provincia, della Polizia Provinciale e del personale del Centro per l’impiego, i cui costi continuano a gravare sull’Ente nonostante proprio la legge di stabilità ne prevedesse il transito nell’agenzia del lavoro».

«È emblematica – aggiunge - la situazione della città capoluogo di Vibo Valentia, che nonostante in forte carenza di personale, circa 50 unità, è frenata dai vincoli derivanti dal dissesto e pertanto non può usufruire di tale personale, a tal proposito mi permetto di segnalare come un intervento di codesto Ministero della Pa e della Semplificazione potrebbe autorizzare attraverso una urgente circolare esplicativa il transito del personale».

La Provincia di Vibo, dunque, «in relazione alle esigenze funzionali e alla situazione finanziaria, presenta criticità che potrebbero determinare, verosimilmente, ipotesi di situazioni di soprannumero che, in un contesto territoriale già fragile, con gravi problemi economici e sociali, potrebbe avere gravi ripercussioni sulla vita di molte famiglie».

«Ciò premesso – conclude Niglia - rappresento che l’emanazione di un provvedimento “ad hoc” atto a favorire il passaggio di personale provinciale alla Città di Vibo Valentia, o per gli Uffici periferici dello Stato quali potrebbero essere Vigili del Fuoco, Protezione civile, Agenzia dell’Entrate e Uffici territoriali del Governo, in carenza di personale, consentirebbero a questa provincia di collocare buona parte del personale in soprannumero».

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