Sabato, 27 Gennaio 2018 14:16

Politiche 2018 | Censore: «Il Pd sta crescendo, verremo ripagati dagli elettori»

Scritto da Redazione
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Anche per la campagna elettorale delle Politiche del prossimo marzo, “On the News” – programma di approfondimento di Rs98 – ha inteso puntare la lente di ingrandimento sulle dinamiche che vedono direttamente coinvolti i rappresentanti politici del nostro territorio. Dopo la puntata dello scorso fine settimana, che ha contato sulla presenza di Giuseppe Mangialavori (Forza Italia), questa mattina ospite dello studio del programma condotto da Antonio Zaffino è stato invece un altro concorrente per la corsa a Montecitorio, il deputato uscente Bruno Censore (Partito democratico) che, incalzato dalle domande del giornalista del Meridio.it, Biagio La Rizza, si è soffermato sui propositi e sui progetti che lo condurranno verso le ormai imminenti consultazioni, non prima di aver approfondito però l’animata questione che riguarda i rapporti con la stampa locale.

L’intervista si è aperta infatti con un “chiarimento” rispetto a quanto accaduto nel corso della settimana, caratterizzata dalle accuse del Pd proprio all’indirizzo del giornalista Biagio La Rizza e della sua testata. «Io ho rispetto per i giornalisti e per chi esprime valutazioni politiche senza ledere la dignità delle persone, ma la stampa a Serra non è obiettiva – ha ribattuto il parlamentare –, quindi ha fatto bene il responsabile della comunicazione del Pd a richiamare la stampa. Io godo di considerazione per quello che faccio, anche se in “patria” a volte si è avversati». Aspetto questo che non preoccuperebbe affatto il deputato Censore perché «finché scrivono contro di me vuol dire che sono politicamente in vita». Poi la discussione si è spostata su argomenti di carattere nazionale, con diversi temi trattati quali l’avvio del Reddito di inclusione sociale, la contrattualizzazione degli ex Lsu-Lpu, i fondi per i lavoratori forestali, i tirocini per i lavoratori ex mobilità e altre misure ascrivibili all’azione di un partito, il Pd, che a parere di Censore «ha messo al primo posto il lavoro, che deriva anche da interventi specifici come nel caso della misura “Io resto al Sud” o le decontribuzioni previste dalla Legge di Stabilità per le nuove assunzioni». L’attenzione si è poi spostata sulle difficoltà emerse in queste ultime ore rispetto alla definizione delle liste che concorreranno alle elezioni: «Sono stati momenti un po’ concitati – ha spiegato Censore –. Quando si devono fare delle scelte c’è chi gioisce e chi invece ne rimane scontento, è il gioco della politica». A tal riguardo si è dato spazio anche alla scissione registrata nei mesi scorsi all’interno del Pd con l’uscita degli attuali componenti di Liberi e Uguali, etichettata da Censore come «un grave errore, perché le lotte si fanno internamente al partito».

I governi Renzi e Gentiloni, inoltre avrebbero per Censore «prodotto molte cose di sinistra, come gli 80 euro in busta paga ai lavoratori dipendenti, la legge sul caporalato, il biotestamento, il rifinanziamento delle missioni all’estero come quella con la guardia costiera libica. Siamo gente di sinistra – ha spiegato ancora Censore – e se uno sta affogando in mare lo andiamo a salvare, non siamo come Bossi che diceva che bisognava sparare ai barconi». Rispetto alla competizione elettorale il deputato serrese ha poi spiegato di non sottovalutare nessuno degli avversari in lizza «né l’onorevole Mangialavori, né l’onorevole Nesci. Mi dà forza il lavoro che ho svolto in questi anni ed è per questo che ho scelto da subito l’uninominale, voglio misurarmi sul territorio e ho partecipato in maniera determinante alla composizione delle liste, non a caso è presente nel proporzionale il sindaco di Soverato, Ernesto Alecci, un giovane brillante e una risorsa per il partito che voglio portare in Parlamento». Un quadro che per il parlamentare serrese sarebbe quindi favorevole anche a livello nazionale con «un Pd in ripresa e visto che mancano ancora tanti giorni al voto credo che possa diventare il primo partito del Paese. Il lavoro fatto verrà ripagato. Oggi l’Italia è uscita dalla crisi, sono aumentati gli occupati, il Pil, le esportazioni. È importante raccontare alle persone quello che abbiamo fatto e ci sarà modo di spiegarlo nel corso della campagna elettorale».

Si arriva poi alle questioni locali come quella che interessa il dissesto della Provincia di Vibo che secondo Censore sarebbe frutto dei «molti debiti prodotti dalle gestioni azzardate del passato con spese incontrollate, basti pensare che l’ente ogni mese paga 600mila euro di rate di mutuo. Quindi non rimanevano soldi per i servizi essenziali, le scuole, le strade, gli stipendi dei dipendenti. Siamo riusciti nella Legge di Stabilità ad inserire un provvedimento per rafforzare un fondo da dove attingono tutte le Province ed un altro di 30milioni di euro specificatamente a favore delle Province in dissesto. Vibo attingerà da entrambi i fondi e, considerando che da 300 dipendenti si è passati a 130, sarà più agevole garantire gli stipendi per i lavoratori, gli investimenti per viabilità e per le scuole. E questo è un mio risultato, è stata una battaglia che non credevo di vincere ma ci sono riuscito». Nel quadro degli interventi locali non poteva mancare un cenno alla Trasversale delle Serre con «i tratti di Monte Cucco e dello svincolo autostradale che tra poco vedranno la ripresa dei lavori» o le misure occupazionali in cantiere al Parco delle Serre, per le quali Censore avrebbe lavorato «per portare 890mila euro a finanziamento dei tirocini formativi destinati, grazie ad una convenzione con la Regione Calabria, ai disoccupati. A riguardo – ha spiegato ancora il parlamentare – ho chiesto che i colloqui si facciano con trasparenza e alla luce del sole, ma solo dopo le elezioni perché è giusto che non si speculi sulle persone e sulla condizione dei disoccupati». Più logico, proprio per non mercificare la condizione di indigenza di alcune famiglie, sarebbe stato invece arrivare alla designazione dei lavoratori prima del voto. Il rischio altrimenti sarebbe quello di tenere sotto scacco gli aspiranti tirocinanti per tutto il corso della campagna elettorale per fargli magari scoprire solo dopo il 4 marzo che non hanno superato la selezione.

In chiusura un passaggio sull’attività amministrativa posta in essere dal Comune di Serra San Bruno, per la quale Censore ha speso parole di elogio sia per il sindaco Luigi Tassone sia per tutto il resto della sua squadra che «lavora con passione per dare risposte ai cittadini e a tutto il territorio. Sono giovani – ha spiegato Censore – che hanno fra loro un antagonismo positivo. Ho scommesso su di loro e sono stati in grado di riportare il paese agli antichi splendori dopo che era caduto nel degrado e nell’abbandono. I risultati sono sotto gli occhi di tutti».

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