Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Riceviamo e pubblichiamo
Gli anni recenti sono stati caratterizzati da ripetuti interventi legislativi che hanno sancito l’obbligatorietà della gestione associata delle funzioni degli enti locali, in particolare se di piccole dimensioni.
Sono state introdotte nell’ordinamento importanti disposizioni in materia, che interessano un numero elevato di comuni minori e che necessitano di concretizzarsi in scelte operative urgenti. Se, da un lato, la riforma del Titolo V della Costituzione, valorizzando il peso amministrativo dei comuni, ha ampliato il numero di funzioni delegate agli enti locali, ha comportato, dall’altro, l’emergere di problemi di natura organizzativa ed economica in capo agli enti medesimi. Si è quindi verificata, nel corso degli anni, una sempre maggiore difficoltà nell’organizzare efficacemente l’attività amministrativa in relazione ad un contesto sempre più mutevole e complesso e altri problemi simili si sono sommati all’esigenza di contenere la spesa pubblica ed affrontare l’attuale scenario di crisi, provvedendo al risanamento delle finanze pubbliche.
Sarebbe veramente assurdo, in un contesto del genere, non valutare con attenzione la grossa opportunità che viene data agli enti locali per cercare di rimediare, almeno in parte, soprattutto ai tagli eccessivi imposti dallo Stato ai trasferimenti ordinari. La possibilità per i Comuni di aggregarsi tra di loro dando origine ad un’ unica entità amministrativa contempla infatti un aumento del 20 % dei trasferimenti stessi oltre a dei bonus aggiuntivi. Il legislatore, ha colto l’opportunità di rafforzare le esperienze di collaborazione intercomunale, quali strumenti di razionalizzazione e valorizzazione dell’attività amministrativa con il principale obiettivo di ridurre i costi connessi all’erogazione dei servizi, mediante economie di scala e di esperienza, e, dall’altro, di rendere più efficiente la risposta della pubblica amministrazione alla domanda individuale dei cittadini. La gestione associata, in questo senso, rappresenta una valida opportunità per gli enti di colmare il deficit di risorse necessarie per affrontare le sfide attuali e per erogare ai cittadini servizi in grado di rispondere adeguatamente ai bisogni individuali e collettivi. L’evidente vantaggio economico e organizzativo non può e non deve però indurre a facili illusioni. I presupposti per una fusione non devono essere esclusivamente di natura economica e organizzativa ma devono necessariamente superare il limite finanziario per invadere il campo sociale, quello della cultura e delle tradizioni e tenere nel giusto conto soprattutto la praticabilità dal punto di vista geografico.
Appare evidente da questa mia premessa come sarebbe del tutto scontata la nascita di un solo Comune dalla fusione di Simbario, Spadola e Brognaturo, per tutti i motivi elencati ma soprattutto in considerazione del fatto che ormai i tre Paesi costituiscono un unico agglomerato urbano e gli interscambi tra le comunità sono tali da rendere omogenee le diverse appartenenze. Discorso diverso sarebbe quello di considerare una possibile fusione anche con Serra San Bruno.
Secondo il mio parere interverrebbero, infatti, come impedimento numerosi fattori non trascurabili. I Paesi satelliti per tradizione e cultura hanno sempre mal sopportato la posizione egemonica del Paese intorno a cui gravitano e mai accetterebbero di rendere tale egemonia istituzionale. Anche perché essendo Serra molto più grande degli altri tre Comuni messi assieme appare assai probabile che la scelta della classe Amministrativa sarebbe appannaggio esclusivo dei Serresi stessi.
Ben vengano quindi le fusioni che riescano a migliorare le condizioni generali di diverse popolazioni ma purchè queste avvengano nel rispetto delle opinioni di tutti i cittadini interessati. Ottenere una diffusa responsabilizzazione sul progetto di cambiamento dovrà essere compito primario degli organismi politici che andranno a costituire la nuova struttura pubblica e che avranno l’arduo compito di assicurarsi che fattori critici come la distribuzione delle risorse, la capacità di leggere tempestivamente i problemi sui diversi fronti e di ridistribuire dinamicamente le forze in campo, rimangano costantemente sotto controllo. Da essi dipende, infatti, buona parte del successo o dell’insuccesso dell’intero progetto di sviluppo. La riuscita di ogni buona pietanza si basa sul sapiente abbinamento degli ingredienti che vanno a comporla. Basta sbagliarne uno solo per rovinarne il gusto.
Ovidio Romano
Sindaco di Simbario
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