Le criticità ingenti che interessano il reparto hanno portato il prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo, a convocare, nei giorni successivi, una riunione alla quale hanno preso parte il deputato Bruno Censore, i consiglieri regionali Michele Mirabello e Vincenzo Pasqua, Franco Pacenza (in rappresentanza del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio), un rappresentante del Movimento 5 Stelle, il direttore generale dell’Asp di Vibo Valentia, Angela Caligiuri e i rappresentanti di alcune sigle sindacali.

«Nel corso dell’incontro – spiega una nota inoltrata dalla Prefettura – si è preso atto che il reparto è rispondente agli standard di legge, eccezion fatta per la collocazione della sala parto che, pur essendo a norma, risulta però essere allocata su un piano diverso da quello del reparto». In tal senso l’azienda sanitaria, al tavolo prefettizio, avrebbe assunto l’impegno «a provvedere entro gennaio prossimo allo spostamento al secondo piano della sala parto, per come previsto dalle norme di riferimento».

«Inoltre – continua la nota stampa della Prefettura di Vibo – è stato reso noto che sono in corso le procedure concorsuali per assegnare il posto di primario dell’Ostetricia e Ginecologia e che sono previste ulteriori due unità mediche che sono nella disponibilità del commissaria ad Acta, Massimo Scura, previo nulla osta del Ministero dell’Economia e delle Finanze».

La Regione, si apprende nello stesso comunicato, procederà «all’esame di una mozione con la quale, nelle more della realizzazione del nuovo ospedale, sono stati richiesti interventi strutturali di messa in sicurezza del vecchio nosocomio, che, peraltro, quando non più utilizzato a tale scopo, potrebbe ospitare servizi sanitari che in atto sono allocati presso strutture private, con consequenziali notevoli costi di locazione per l’ente regionale». Infine, il prefetto Longo ha confermato per la prima decade di dicembre, un nuovo incontro del tavolo permanente aperto in Prefettura «al fine di monitorare, per come concordato, le fasi di realizzazione del nuovo ospedale».

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