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SERRA SAN BRUNO - La lunga serie di incidenti che negli anni si sono registrati all’altezza dell’incrocio tra via Giuseppe Maria Pisani, via Ugo di Lincoln e via Serra dei Monaci, lungo il rettifilo che conduce a Mongiana e che incrocia la strada che porta alla Certosa, ha indotto il consigliere comunale Biagio Figliucci (già candidato a sindaco del movimento “Per Serra insieme” a rivolgersi via pec al sindaco Alfredo Barillari e al presidente della Provincia Salvatore Solano chiedendo interventi urgenti «volti a eliminare i rischi connessi alla percorribilità di un’arteria stradale che nel passato recente e meno recente è stata motivo di sofferenza e dolore».

Figliucci afferma di volersi fare «portavoce delle richieste di numerosi cittadini» e si appella alla «sensibilità» e allo «spirito di collaborazione» dei suoi interlocutori istituzionali proponendo «delle azioni correttive volte ad impedire nuovi tragici impatti». 

Nel breve periodo secondo Figliucci «potrebbero essere installati degli autovelox con la contestuale apposizione della segnaletica al fine di indurre ad una limitazione della velocità degli autoveicoli transitanti e ad un maggior rispetto del Codice della Strada».

Nel medio periodo, «per come ripetutamente richiesto dalla popolazione, potrebbe essere posizionata una rotonda – prosegue il consigliere comunale – in modo da garantire una migliore regolamentazione del traffico».

Figliucci infine richiama l’avvicinarsi della stagione estiva che porterà un aumento della popolazione e un maggior flusso pedonale e veicolare «con conseguente moltiplicazione dei pericoli» e chiede a Barillari e Solano «un confronto costruttivo mirato all’attuazione di quanto proposto o, alternativamente, all’individuazione di specifiche soluzioni».

Sono 297 i casi di Coronavirus registrati in Calabria nelle ultime 24 ore, su un totale di 2957 tamponi processati. A livello regionale ad oggi sono stati sottoposti a test 310.710 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 313.881 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test). Le persone risultate positive al Coronavirus sono 9.416 (+297 rispetto a ieri), quelle negative 301.294. Sono questi i dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute. Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

- Cosenza: CASI ATTIVI 2.037 (109 in reparto; 6 in terapia intensiva, 1.922 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 737 (672 guariti, 65 deceduti).
- Catanzaro: CASI ATTIVI 1007 (69 in reparto; 11 in terapia intensiva; 927 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 459 (414 guariti, 45 deceduti).
- Crotone: CASI ATTIVI 407 (29 in reparto; 378 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 179 (173 guariti, 6 deceduti).
- Vibo Valentia: CASI ATTIVI 249 (16 ricoverati ,233 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 127 (119 guariti, 8 deceduti).
- Reggio Calabria: CASI ATTIVI 2.710 (115 in reparto; 10 in terapia intensiva; 2.585 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 1109 (1070 guariti, 39 deceduti).
- Altra Regione o stato Estero: CASI ATTIVI 267 (267 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 128 (127 guariti, 1 deceduto).

È compresa anche la persona deceduta al reparto di rianimazione di Cosenza che era residente fuori regione.
I ricoverati del setting fuori regione e dei migranti sono stati inseriti nelle colonne dei rispettivi reparti di degenza; tra i 42 ricoveri presso l'ospedale di Catanzaro, 5 sono riferiti a persone non residenti.

Tra i 103 ricoverati presso l'Azienda ospedaliera di Cosenza tre sono non residenti; la paziente dimessa a Cosenza è stata inserita tra i guariti del setting fuori regione; la paziente deceduta a Cosenza è stata inserita tra i deceduti del setting fuori regione.

I casi confermati oggi sono così suddivisi: Cosenza 65, Catanzaro 62, Crotone 21, Vibo Valentia 25, Reggio Calabria 125. Altra Regione o stato estero 0.

Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 297.

Camillo Falvo sarà il nuovo procuratore della Repubblica di Vibo. Oggi pomeriggio, infatti, è arrivata la ratifica del Consiglio superiore della magistratura sulla nomina di Falvo, attuale pm della Dda di Catanzaro, quale nuovo procuratore di Vibo. La Quinta Commissione del Csm aveva già votato all’unanimità per il magistrato in servizio nel capoluogo circa un mese fa, il 16 ottobre. Falvo subentra a Bruno Giordano, venuto mancare lo scorso anno dopo una lunga malattia.

Nel proprio curriculum Falvo vanta, tra le altre cose, la collaborazione con il procuratore Nicola Gratteri, insieme al quale ha portato avanti diverse inchieste contro le cosche di ‘ndrangheta operanti nel Vibonese. 

Per diversi anni, il magistrato è stato applicato sul Vibonese da sostituto procuratore della Dda.

Il Codacons di Vibo Valentia, tramite il proprio referente Claudio Cricenti, sarà presente al convegno in programma oggi, martedì 27 novembre, nel corso del quale verrà presentato l’Organismo di composizione della crisi istituito presso il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Vibo.

L’obiettivo è quello di «avviare un rapporto di sinergia per assicurare ai cittadini un servizio efficiente e concreto. Il Codacons - che da anni si batte, anche a Vibo Valentia, per la tutela di importantissimi principi di valenza Costituzionale tra i quali, anche, la tutela delle famiglie e dei piccoli imprenditori, delle aziende agricole, lavoratori autonomi, consumatori – si attiverà per la più ampia diffusione, tra i propri iscritti, dello strumento che verrà presentato nella giornata odierna».

L’auspicio è di «offrire una risposta forte e seria al gravissimo problema del sovraindebitamento. Tale sinergia – si legge ancora in una nota del Coordinamento - si pone l’intento di supportare i cittadini in un contesto in cui la crisi economica, la difficoltà di trovare un lavoro stabile e l’aumento del costo della vita hanno portato migliaia di persone a trovarsi sopraffatti dai debiti accumulati, cui non riescono a far fronte».

Era stato segnalato diverse volte fuori casa in orari non consentiti dalla misura degli arresti domiciliari.

I carabinieri, però, ne avevano registrato e segnalato ogni comportamento anomalo è così stamattina il Tribunale di Vibo Valentia ha emesso un’ordinanza, immediatamente notificata dai militari di Zungri all’interessato, nei confronti di Angelo Accorinti Angelo, 30enne di Zungri, con gli arresti domiciliari che vengono dunque sostituiti dalla detenzione in carcere.

L’uomo, quindi, è stato tradotto al carcere di Vibo Valentia a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento.

«Conosciamo gli indicatori economico-sociali della Provincia di Vibo Valentia, ma siamo anche coscienti delle potenzialità di questo territorio e vogliamo essere, come città di Serra San Bruno, i fautori dei processi decisionali che porteranno lo sviluppo».

Nuovo appuntamento con il teatro a Chiaravalle Centrale, dove, nel pomeriggio di domani domenica 25 febbraio, sarà di scena la compagnia de “I Commedianti” di Vibo Valentia con lo spettacolo “Ppe curpa du caputrenu!”.

Il Comune di Serra San Bruno ha ottenuto un finanziamento di 200mila euro dalla Regione Calabria per la realizzazione di un depuratore in località “Ninfo”.

I Carabinieri del Comando provinciale di Milano e del Ros di Brescia hanno dato esecuzione, nelle province di Milano e Catanzaro, a quattro decreti di sequestro preventivo, emessi dal Tribunale di Milano, nei confronti di tre componenti della cosca Gallace, già colpita nel maggio scorso dall'indagine denominata "Area 51", che aveva consentito di far emergere l'esistenza di un sodalizio radicato in Arluno, nel Milanese, e collegato alla cosca di 'ndrangheta egemone nel territorio di Guardavalle, nel Catanzarese, con ramificazioni sia in Lombardia che nei comuni di Anzio e Nettuno (Roma).

Storicamente le tre confraternite di Serra San Bruno hanno svolto da sempre un ruolo fondamentale per il tessuto locale, non solo rispetto alla dimensione religiosa ma anche civile e sociale. Ma non sempre la relazione fra questi sodalizi ed alcuni dei confratelli sembra andare per il verso giusto. È il caso dell’Arciconfraternita Maria SS. Assunta in Cielo di Spinetto che nella giornata odierna ha diffuso un avviso ufficiale, sottoscritto dal priore Salvatore Zaffino, attraverso il quale i confratelli morosi sono stati richiamati al pagamento delle rette arretrate, pena il depennamento dalla Confraternita.

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