Al termine della riunione, i sindaci decideranno la strada da intraprendere e le misure da adottare per difendere un presidio di legalità che, da qui a poco, rischia di essere soppresso. Anche se, dopo l'allarme lanciato negli ultimi giorni, sembra che secondo quanto fatto emergere ieri dal Ministero dell'Interno, la Prefettura non chiuderà definitivamente i battenti, sarà piuttosto il prefetto a dover necessariamente lasciare la sede di corso Vittorio Emanuele. Tradotto: gli uffici rimarranno in quello che, attualmente, è l'Ufficio territoriale del governo, ma il prefetto sarà unico sia per Vibo che per Catanzaro. 

Proprio nella giornata di ieri presso gli uffici del Viminale si è tenuta una riunione tra lo staff del ministro Angelino Alfano, e la delegazione calabrese del Nuovo Centro Destra. Presente anche il coordinatore provinciale di Vibo del partito, Alfonsino Grillo, che ha dichiarato al Quotidiano del Sud: «Abbiamo avuto conferma che la Prefettura non scomparirà da questo territorio - ha detto l'ex consigliere regionale -. La nostra battaglia, però, non si ferma di certo qui. Allo staff del ministro abbiamo spiegato che il nostro territorio necessita della figura del prefetto, anche perché la città in questo momento ha anche una posizione centrale sul fronte della gestione degli sbarchi. È fondamentale - ha concluso Grillo - che la figura del prefetto non venga meno e, personalmente, sono anche disposto a sospendermi dal partito pur di difendere questo presidio indispensabile per la città». 

Per martedì prossimo, 22 settembre, invece, è in programma a livello nazionale una mobilitazione congiunta di Cgil-fp, Cisl-fp e Uil-Pa, in tutte le 23 Prefetture a rischio chiusura. Mentre a Vibo si terrà un'assemblea di tutto il personale dalle 11 alle 14.