Martedì, 30 Maggio 2017 14:45

Interdittiva antimafia, stop al contratto per i lavori di realizzazione della 'Casa del Pellegrino'

Scritto da Redazione
Letto 3496 volte
(Foto di repertorio) (Foto di repertorio)

Una procedura a dir poco aggrovigliata quella che sta interessando i lavori per la realizzazione della “Casa del pellegrino” che dovrebbe sorgere in località Guido a Serra San Bruno, già caratterizzata da lunghi ritardi e da ben due interdittive antimafia indirizzate, nell’arco dell’ultimo anno, ad altrettante aziende coinvolte nell’iter dei lavori.

I lavori erano stati avviati sui resti di quello che avrebbe dovuto essere un centro polifunzionale, una struttura fortemente voluta dall’ex parroco don Gerardo Letizia, destinata principalmente agli anziani, con la possibilità di ospitare anche iniziative di carattere socio-culturale, ma mai effettivamente portata a termine nonostante la prima pietra per la sua realizzazione fosse stata posata addirittura nel 1991. Poi, dopo decenni di totale abbandono e disinteresse, a pochi mesi dal proprio insediamento, l’amministrazione comunale guidata dall’ex primo cittadino Bruno Rosi aveva appunto dato il via libera al progetto riguardante i “Lavori di ristrutturazione, adeguamento e completamento di un complesso edilizio da destinare a Centro Accoglienza Pellegrini”.

Ciò nonostante si era registrata una nuova fase di stasi e solo dopo quattro anni, nel giugno 2015, si era finalmente arrivato all’aggiudicazione definitiva dell’intervento, finanziato con i fondi Pisl-Por Calabria Fesr 2007/2013, e finalizzato proprio alla «ristrutturazione, adeguamento e completamento del complesso edilizio da destinare a struttura di ricezione ed accoglienza per visitatori e pellegrini».

L’appalto era stato assegnato in via definitiva – con ribasso al 24,58% e per un importo di 1,1milioni di euro – alla ditta “Eragon Consorzio Stabile Scarl” con sede a Roma, che però per l’esecuzione materiale dei lavori si era avvalsa della ditta consorziata “Elettromical srl” con sede a Locri. Ma proprio l’azienda reggina nel luglio 2016 era divenuta oggetto di un'informativa antimafia a carattere interdittivo emanata dalla Prefettura di Vibo Valentia. Di conseguenza si era proceduto ad una prima risoluzione contrattuale con la contestuale cessazione immediata di ogni attività in cantiere posta in essere dalla “Elettromical Srl”.

Il Comune ha quindi avviato la procedura di risoluzione contrattuale con l’azienda aggiudicatrice, ma la “Eragon Consorzio Stabile Scarl” ha poi richiesto la sostituzione della ditta consorziata oggetto dell’interdittiva, inizialmente designata per l’esecuzione materiale dei lavori. Al suo posto sarebbe dunque subentrata, dal novembre 2016, la "C.R.G. Costruzioni", affiancata dalla ditta “Procopio Antonio”, anch’essa consorziata e avente sede legale a Soverato. I lavori avevano quindi fatto registrare notevoli ritardi rispetto al cronoprogramma previsto originariamente per la definizione dell’intervento, tanto che nel febbraio scorso era stata trasmessa al dipartimento competente della Regione Calabria, la documentazione attestante che «per l’effettivo completamento dei lavori risultavano mancanti le opere interne ad uno dei due corpi della struttura e che pertanto erano stati assegnati alla ditta ulteriori 60 giorni necessari per il completamento».

Ma il 3 marzo successivo, un nuovo “colpo di scena”, con una nuova nota emessa dalla Prefettura vibonese, con cui veniva trasmessa una seconda informativa antimafia con carattere interdittivo e con l’obbligo di una nuova cessazione di ogni attività in cantiere, nei confronti diretti, questa volta, della “Eragon Consorzio Stabile Scarl”, aggiudicataria dell’intervento. Il provvedimento ha quindi determinato la definitiva risoluzione del contratto d’appalto da parte del Comune di Serra San Bruno.

La trama si fa dunque sempre più contorta rispetto all’effettivo completamento della struttura, con i lavori che sembrano destinati ad essere consegnati con un largo margine di ritardo rispetto a quanto previsto. L’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Luigi Tassone, in un’apposita delibera, ha infatti evidenziato come per il completamento dell’intervento si dovrà procedere con un nuovo affidamento che – così come sancito dalla normativa vigente in materia – dovrà essere effettuato previo interpello fino al quinto migliore offerente della procedura di aggiudicazione originaria. Lo stesso affidamento sarà dunque effettuato sulla base delle vecchie offerte di gara già presentate e solo alle medesime condizioni già pattuite con l’aggiudicatario originario, ossia la “Eragon Consorzio Stabile Scarl”.

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)