Ne è convinto Alfredo Barillari, consigliere comunale del gruppo “LiberaMente” e già candidato a sindaco alle scorse amministrative, intervenuto nel corso di una conferenza stampa che si è svolta ieri sera presso la sede del movimento, alla quale erano presenti anche i consiglieri Rosanna Federico e Cosimo Polito, oltre ai candidati a consigliere delle Comunali. 

«A Serra – ha detto ancora Barillari – c'era un'agenzia Inps e invece di potenziarla è stata declassata a semplice punto Inps. D'ora in avanti, quindi, gli utenti per il disbrigo di diverse pratiche dovranno loro malgrado recarsi a Vibo, quando fino ad ora tutto si svolgeva tranquillamente a Serra. Nonostante, quindi, le rassicurazioni del sindaco, quelle di un deputato e nonostante la presenza nella nostra cittadina di un consigliere regionale di riferimento, siamo stati scippati di un altro servizio, così come è avvenuto in passato su altri settori. Nel momento in cui bisogna garantire l'ordinario – ha proseguito Barillari rivolgendosi all'amministrazione guidata dal sindaco Luigi Tassone – ci sono due scelte possibili: le cose si fanno o no. Ma quando parliamo di politica con la "P" maiuscola, un primo cittadino dovrebbe protestare e farsi sentire per impedire questo scippo. È qui che si vede la volontà politica di una forza di governo. È inutile affidarsi a note stampa o ai social network per sbandierare cose che rientrano nell'ordinaria amministrazione, quando poi si deve per forza obbedire agli ordini del capo. Sarebbe questo il cambio generazionale di cui si parlava alle scorse amministrative?».

Critico anche l'intervento di Rosanna Federico: «Come gruppo di LiberaMente continuiamo a portare avanti la nostra attività di opposizione. Negli ultimi tempi stiamo assistendo a continue note stampa per tutto quello che dovrebbe essere l'ordinario. Non escludiamo il fatto che, finalmente, pare si sia iniziato a garantire almeno questo, ma forse una nota la meriterebbe anche la questione dell'Inps, trasformata da agenzia a semplice punto. Così facendo si pregiudicano i servizi dei cittadini. La sede di Serra non può d'ora in avanti fare le stesse cose che faceva fino ad ora. Le pratiche, infatti, adesso dovranno essere disbrigate a Vibo e questi passaggi non fanno altro che compromettere i bisogni della collettività. Dietro questa scelta, però, pensiamo ci sia la volontà politica. Non comprendiamo, infatti, il motivo per il quale l'agenzia di Tropea sia rimasta tale e Serra viene trasformata a punto Inps. Inutile fare proclami. La verità - ha concluso la Federico - è che siamo stati scippati di un altro servizio da una politica che guarda solo ed esclusivamente al proprio tornaconto».