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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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Si mantiene alto l’allarme sulla vertenza Infocontact. I prossimi giorni potrebbero, infatti, portate sgradite sorprese per i numerosi occupati del comparto. Una preoccupazione che è stata rinnovata questa mattina dalle segreterie regionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni e dalle Rsu, in merito all’imminente scadenza dei contratti di alcune importanti commesse operanti su Infocontact.
«Al termine dell'ennesimo incontro con la direzione aziendale – hanno fatto sapere i referenti delle organizzazioni di categoria e delle Rsu – è emersa la preoccupazione della gestione commissariale circa la scadenza, il prossimo 31 gennaio, della commessa Wind».
«L'incontro – si legge in una nota congiunta – aveva come ordine del giorno il proseguo della trattativa finalizzata al raggiungimento di un accordo sindacale, in ottica di riorganizzazione ed efficientamento, per rendere più produttiva e quindi più appetibile la società all'acquisizione delle aziende che stanno in questi giorni valutando la partecipazione al bando presentato dall'amministrazione straordinaria. Il confronto, però, non è nemmeno partito perché come una doccia fredda è ricaduta l'assenza di conferme in relazione alla commessa Wind in scadenza il prossimo 31 gennaio. Wind ha rimesso a bando le proprie attività in tutta Italia e diverse aziende outsourcer sono state invitate, in questi giorni, a formulare un'offerta. Invito che oggi ad Infocontact ancora non è stato formalizzato».
Pertanto le organizzazioni sindacali, con lo scopo di «evitare di ritrovarci ad affrontare spiacevoli sorprese nei prossimi giorni» hanno deciso di proclamare nell’immediato lo stato di agitazione, richiedendo anche la convocazione del tavolo di crisi al ministero dello Sviluppo economico.
«Contestualmente – si legge ancora nella nota diffusa oggi – è stata avviata la richiesta alle rispettive segreterie nazionali per l'apertura della procedura prevista dall'art. 53 del Ccnl delle Telecomunicazioni che prevede la convocazione di un tavolo trilaterale tra organizzazioni sindacali, committente e azienda. Qualora non giungessero in tempi brevi le convocazioni dei tavoli nazionali – avvertono i sindacati – per una risoluzione positiva della vertenza Infocontact, già dalla prossima settimana le segreterie regionali di Slc, Fistel, Uilcom e Ugl Telecomunicazioni preannunciano l'avvio di una escalation di proteste che potrebbero culminare in un presidio permanente presso le sedi istituzionali di governo. 1800 lavoratori calabresi non possono essere abbandonati al proprio destino. La Calabria già straziata da crisi occupazionali virulente non può permettersi un ulteriore dramma sociale di queste dimensioni. Il governo, così come fatto per altre vertenze analoghe, deve intervenire in maniera fattiva per favorire un percorso che preveda la messa in sicurezza del perimetro occupazionale di Infocontact che conta circa 1800 addetti tra Lamezia, Rende ed i centri periferici dislocati nella provincia di Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia. Invitiamo la deputazione parlamentare calabrese, il neo presidente della Regione ad attivarsi celermente presso le sedi governative per avviare con urgenza il tavolo di crisi nazionale per la vertenza Infocontact».
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