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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
NARDODIPACE – L'ex primo cittadino, Romano Loielo, interviene in merito alle notizie che si sono diffuse nei giorni scorsi, circa la paventata chiusura della guardia medica e del plesso scolastico della frazione di Cassari.
E lo fa «per una necessaria chiarezza dei fatti narrati – si legge in una nota dell'ex sindaco - anche al fine di evitare facili e deprecabili speculazioni da parte di qualcuno e per spiegare il reale quadro della situazione in questione». Prima di addentrarsi nel discorso, però, Loielo chiama in causa l’ex consigliere comunale di minoranza, Samuele Maiolo, «pare anche segretario della sezione del Pd di Nardodipace», il quale avrebbe «spiegato ai lettori, mediante un’appassionata manifestazione di ringraziamento al consigliere regionale Pd Mirabello ed all’assessore regionale Pd Roccisano, che grazie al miracoloso intervento dei due esponenti politici suddetti è stato salvato dalla chiusura il plesso scolastico materna-elementare-media di Cassari. Inoltre – prosegue ancora l'ex primo cittadino - il locale rappresentante del Pd annunciava che i due onorevoli regionali, in un recente incontro (sembrerebbe di capire tenutosi pubblicamente a Cassari) avrebbero assunto l’impegno di intervenire presso l’Asp di Vibo e presso la Regione Calabria per scongiurare la paventata chiusura della postazione di guardia medica istituita oramai da circa venti anni nella frazione». Dopo Samuele Maiolo, anche Salvatore Nazzareno Franzè, «pare responsabile del Pd di Cassari, ha propagandato gli stessi argomenti in una successiva succinta nota stampa».
Loielo si sofferma, poi, nel dettaglio su ciascuna delle due problematiche, ad iniziare dalla paventata chiusura del plesso scolastico: «Innanzitutto – precisa l'ex sindaco - va detto che mai ed in alcun modo il plesso scolastico ha corso il rischio di essere chiuso presso la frazione Cassari. Si tratta di bufala diffusa, invece, ed evidentemente cavalcata, da chi crede di poterci ancora speculare sopra al fine di recuperare qualche voto in più di quei pochi oramai rimastigli. Infatti, già qualche mese fa, da quando cioè cominciava a circolare la notizia della chiusura del plesso, mi sono subito attivato, come di consueto, pur non rivestendo più la carica di sindaco, presso l' istituzione scolastica al fine di verificare la veridicità della notizia. Ampie rassicurazione mi sono state fornite allora in ordine al fatto che mai si era posto il problema della chiusura del plesso, bensì che era in programmazione, nella normale fase organizzativa dell’anno scolastico, semplicemente la istituzione di una nuova pluriclasse. In seguito, per come richiesto dalla gran parte dei cittadini di Cassari per una loro maggiore rassicurazione, gli ex consiglieri comunali di maggioranza Maurizio Maiolo e Pasquale Larosa hanno promosso comunque una raccolta di firme tra i genitori della frazione Cassari per chiedere all’istituzione scolastica il mantenimento del plesso, seppur, ribadisco, mai a rischio chiusura. Tutto qui. Fine della storia. Ecco, invece, venire annunciato a suon di tromba sui giornali dal segretario cittadino del Pd Samuele Maiolo, il quale non ha avuto alcuna parte nemmeno nella suddetta raccolta firme, che proprio grazie all’impegno ed all’intervento degli onorevoli Mirabello e Roccisano presso le istituzioni scolastiche si è scongiurata la chiusura della locale scuola! E tanto è stato recentemente ribadito in una nuova nota stampa anche da Salvatore Nazzareno Franzè, come se i due facessero a gara per chi la spara più grossa. Nell’annunciare tale pseudonotizia, i due esponenti locali del Pd – fa sapere Loielo - parlano di un incontro che sembrerebbe essersi tenuto a Cassari coi due onorevoli, Mirabello e Roccisano, i quali credo invece non abbiano mai messo piede nella frazione, nel corso del quale avrebbero assunto anche l’impegno di tentare di scongiurare la chiusura della locale guardia medica».
L'attenzione dell'ex amministratore si sposta, poi, proprio sulla guardia medica: «A tal proposito – prosegue Loielo - va assolutamente detto che il primo articolo di Samuele Maiolo è apparso stranamente circa una settimana dopo che il sottoscritto e gli ex consiglieri di maggioranza Maurizio Maiolo e Pasquale Larosa, ancora una volta, hanno promosso una raccolta di firme tra la cittadinanza di Cassari al fine di chiedere ai vertici aziendali il mantenimento della guardia medica, già istituita dopo lunghi anni di battaglia nel 1999, grazie al contributo dell’amministrazione provinciale ed alla disponibilità dei locali da parte del Comune di Nardodipace. Locali che appena due anni fa erano stati ristrutturati e resi autonomi dall’amministrazione comunale da me guidata. Questa volta, invece, al contrario del plesso scolastico, il problema sussiste e la raccolta di firme si è resa assolutamente necessaria in quanto realmente la postazione di guardia medica è a rischio di chiusura. Come abbiamo ampiamente spiegato con la petizione, infatti, la postazione sanitaria costituisce non solo un raro presidio dello Stato in un territorio oramai abbandonato da Dio e dagli uomini, ma rappresenta soprattutto un indispensabile strumento salvavita per la locale cittadinanza, come numerosissimi pronti e competenti interventi dei medici di guardia in favore dei cittadini di Cassari hanno da anni documentato. Tante vite si sarebbero perse, infatti, e tante se ne perderanno nella malaugurata ipotesi di soppressione, qualora non ci fosse stata la guardia medica sul posto. La petizione, sottoscritta da circa 300 cittadini residenti nel centro abitato e maggiorenni, è stata trasmessa alla direzione dell’Asp ed ora si attende l’esito, ovvero la decisione, tutta politica, che la Regione Calabria dovrà assumere dopo il 31 agosto, termine della fase sperimentale cui con un recente decreto tale servizio era stato sottoposto». Loielo, inoltre, ricorda «a tutti coloro che volessero giustificare con futili tecnicismi la chiusura della postazione, che l’attività della pubblica amministrazione è sempre e solo frutto di scelte, e pertanto di valutazioni e decisioni politiche, particolarmente nei casi come questo in cui il mantenimento del servizio, data la assoluta necessità per la tutela della salute e della sicurezza pubblica, va garantito anche in deroga a qualsiasi piano o programma. Non esiste giustificazione per la negazione della tutela della salute dei cittadini. Qui è in gioco realmente la vita di ogni singola persona di Cassari, ed anche il più scarso ed incompetente degli amministratori potrebbe ben comprendere, conoscendo il territorio di cui parliamo, che solo la presenza sul posto di un presidio sanitario può realmente salvare la vita nei casi estremi in una località ubicata nel pieno della catena montuosa delle Serre ad un’altezza di 1.150 metri slm, distante almeno 20 km da qualsiasi altro centro abitato e raggiungibile solamente da tortuosissime e disagiatissime strette strade di montagna».
Nel criticare sia il recente intervento a riguardo da parte del consigliere regionale, Michele Mirabello, che quello dei rappresentanti locali del Pd, Loielo aggiunge: «Io potrei anche capire, quindi, la vostra necessità di fare propaganda, cari amici del Pd. È vitale per voi, infatti, come la pubblicità per una impresa con pochi clienti! Ma non scherziamo con le cose serie; non mettiamoci a giocare con la salute dei cittadini! I voti si conquistano col duro e costante lavoro, con la presenza quotidiana, coi risultati. Certamente non coi giochetti da antica e bassa politica e con intollerabili strumentalizzazioni. Spero comunque – conclude il rappresentante di “Uniti per Nardodipace” - che l’intervento di Mirabello sia risolutivo ed auspico che altri esponenti politici ad ogni livello e di ogni appartenenza si uniscano in questa battaglia per la salvaguardia non solo della salute, ma anche della dignità dei cittadini di Cassari e di Nardodipace tutta, sempre più umiliata e calpestata. Poi, per chi lo vorrà o ne sentisse una irrefrenabile esigenza, ci si potrà lasciare andare anche alla tentazione della sterile propaganda, tanto i cittadini, come sempre, sapranno giudicare il bene ed il male».
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