San Bruno senza alcun secondo fine e senza nessun “mammasantissima” dietro le quinte. La libertà e la democrazia di cui gode ogni componente - afferma ancora Grenci - è assicurata proprio dal fatto che nel gruppo non esiste nessuno che tira le fila e nessuno che fa la parte della marionetta, cosa a cui siamo stati abituati nel corso degli anni da coloro che hanno gestito la politica del nostro paese». Secondo il coordinatore cittadino «il vento sta cambiando, le promesse elettorali non fanno piu’ breccia nella mente di nessuno e i cittadini di Serra San Bruno hanno imparato a conoscere chi si nasconde dietro la maschera del perbenismo per poi perseguire solamente il bene proprio». Non sarebbero vere «le voci secondo cui un componente sarebbe stato spinto ad entrare a far parte del Fli per poi portare l’acqua al mulino di chi ha fallito sotto tutti i punti di vista quando è stato chiamato ad amministrare il comune di Serra. Altra cosa ridicola è la voce, riportata nello stesso articolo, secondo cui Raffaele Masciari sarebbe vicino all’Idv di Antonio Di Pietro. L’unico obiettivo comune di tutto il gruppo è la volontà di restare unito e lavorare per il bene della comunità serrese denunciando le criticità e valorizzando tutto cio’ che di positivo c’è. Inoltre è sotto gli occhi di tutti il fatto che il movimento politico “al Lavoro per il Cambiamento” è l’unico gruppo rimasto operativo a seguito delle elezioni amministrative e attraverso il proprio rappresentante eletto in consiglio comunale, si prodiga in una opposizione costruttiva e al servizio dei cittadini. A dispetto delle altre compagini che all’indomani della sconfitta elettorale si sono sciolte come neve al sole. Qualsiasi spinta, quindi, che mira a destabilizzare l’unità del gruppo dovrà essere considerata completamente priva di fondamento».

Vale la pena precisare, sull'indiscrezione relativa all'avvicinamento dell'ex vicesindaco Masciari all'Idv, che non ci è pervenuta alcuna smentita da parte del diretto interessato, che peraltro, nel recente passato, è stato parte del "fallimento amministrativo" contro cui nel comunicato di Grenci si argomenta.