I primi disagi si sono verificati sull'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria dove, un gruppo di lavoratori, ha inscenato una manifestazione di protesta all'altezza di Cosenza, causando già lunghi incolonnamenti tra gli svincoli di Cosenza Nord e Cosenza Sud.

Altri disagi si starebbero verificando a Villa San Giovanni, dove invece i precari stanno tentando di bloccare i traghetti verso la Sicilia. Un siit-in di protesta è in programma, invece, per domani mattina, alle 10, a Vibo davanti alla Prefettura. 

Il Senato, nello specifico, non ha accettato di inserire nel decreto legge sugli enti locali l'emendamento a firma della senatrice del Partito democratico, Doris Lo Moro, e del collega reggino dell'Ncd, Nico D'Ascola, che avrebbe consentito l'impiego di 38 milioni di euro, stanziati dalla Regione Calabria, per la contrattualizzazione degli Lsu-Lpu.

In una nota, intanto, Cgil, Cisl e Uil, parlano di «ennesimo atto di ostracismo nei confronti della Calabria e dei calabresi da parte di un governo irresponsabile, che sin dal primo Consiglio dei ministri (inspiegabilmente) ha volutamente "stralciato" la norma che avrebbe consentito la continuità dei rapporti di lavoro ed il regolare pagamento dei lavoratori». I rappresentanti sindacali, dunque, chiedono un «intervento risolutivo della deputazione parlamentare calabrese che dovrà portare fino alle estreme conseguenze la volontà politica fino ad oggi espressa, tendendosi pronta a far mancare il sostegno al governo in caso di mancata approvazione della norma che è essenziale per non bloccare la contrattualizzazione degli Lsu-Lpu calabresi». 

Critiche alla scelta di non inserire l'emendamento a favore degli Lsu-Lpu sono arrivate anche dall'Unione sindacale di base che, riferendosi alla protesta dei lavoratori, parla di «giusta e legittima rabbia per una decisone che amareggia tutta la Calabria, sia dal punto dei diritti calpestati, che dal punto di vista dei cittadini che si vedranno privati dei servizi essenziali, garantiti dagli ex Lsu-Lpu».