Sembra destinato a saltare, dunque l’accordo “trasversale” ipotizzato di recente con Pietro Giamborino, sconfitto illustre delle primarie del centrosinistra che, in aperta polemica con il Pd, aveva denunciato presunte anomalie nelle consultazioni pre elettorali che avevano visto trionfare il diretto avversario Antonio Lo Schiavo. Ora l’ex consigliere regionale Giamborino potrebbe addirittura tornare alla casa madre del Pd e sostenere il giovane notaio.

Bevilacqua è dunque il quarto candidato ufficiale in lizza per la carica di sindaco di Vibo Valentia, dopo Lo Schiavo (Pd), il magistrato in pensione Elio Costa (alla guida di una coalizione civica appoggiata anche da Ncd-Udc) e l’ingegnere Antonio D’Agostino (Cambiamo Vibo). Resta da sciogliere il nodo degli azzurri di Forza Italia, che hanno di recente incassato il secco no di Costa rispetto alla possibilità di poter entrare nella sua coalizione con una lista con simbolo ufficiale del partito. Vicenda, questa, che ha letteralmente spaccato il partito in due: alcuni – come il consigliere regionale di Serra San Bruno, Nazzareno Salerno – sarebbero già pienamente convinti ad abbandonare il progetto; altri, invece, sembrano propensi a schierarsi a sostegno di Costa rinunciando, dunque, al simbolo. Tra quest’ultimi ci sarebbe anche il coordinatore provinciale Domenico Arena, che, tornando sulla vicenda, aveva parlato nei giorni scorsi, proprio in merito alla presenza del simbolo ufficiale, di «questioni di lana caprina».