Non c’è solo il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, tra le persone finite nel mirino della Procura della Repubblica di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta relativa al distacco di Giuseppe Barilaro, sindaco di Acquaro e dipendente del Comune di Francica, a Calabria Verde.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Calabria, infatti, nell'inchiesta, che porta la firma del procuratore capo Nicola Gratteri, gli aggiunti Giovanni Bombardieri e Vincenzo Capomolla e il sostituto Alessandro Prontera, ci sarebbero complessivamente sei persone indagate e anche Barilaro figurerebbe tra i destinatari dell’avviso di conclusione indagini. Gli inquirenti avrebbero preso in considerazione due distinti periodi: il primo si concentra sul comando di Barilaro dal Comune di Francica a Calabria Verde, avvenuto nel 2014. L’altro, invece, riguarderebbe la proroga del comando, decisa dall’amministrazione nel 2015. In entrambi i casi, secondo l’accusa, dietro il trasferimento del sindaco non ci sarebbero state esigenze organizzative dell’ente. La sua cooptazione, infatti, sarebbe funzionale secondo l'accusa a interessi riguardanti il consenso politico-elettorale della maggioranza guidata da Oliverio.

Gli altri indagati sono Michele Trematerra, ex assessore regionale; Franco Iacucci, attuale presidente della Provincia di Cosenza; Paolo Furgiuele, ex dg di Calabria Verde e Franca Arlia, dirigente del Servizio 1, Settore 1 dell'agenzia regionale. 

Nella sua qualità di primo cittadino di Acquaro, Barilaro è stato rieletto nel giugno del 2015 e, a settembre dello stesso anno, è stato nominato responsabile dell’Ufficio Forestazione del distretto di Calabria Verde di Serra San Bruno.