Il presidente e il segretario hanno tutto il diritto di omaggiare con la loro presenza chi ha fatto del trasformismo politico la sua ragione di vita e chi dalle sponde dell’UDC sputava fuoco e fiamme contro il PD e l’ex Assessore Provinciale Mirabello (al punto di chiederne le dimissioni). Ma si sa che, per qualche manciata di voti in più, in politica tutto passa e tutto si dimentica..

Quello che invece mi sorprende è vedere che né il Presidente né il segretario provinciale si sono degnati di ricevere, incontrare o semplicemente ascoltare gli iscritti e i militanti del Partito Democratico.

Ritengo che questa prevaricazione da parte di Oliverio e Mirabello, rappresenti una mancanza di rispetto - oltre che una mancata ottemperanza alle regole e all’etica di questo partito - verso coloro i quali hanno prestato il loro impegno nelle iniziative promosso in questi anni. Sorgono spontanei due quesiti: la base del partito si ascolta e si incontra soltanto in campagna elettorale, quando c’è bisogno dei voti? Passata la fase di campagna elettorale, la base scompare e non esiste piu? Eppure gli iscritti e i militanti erano presenti e coinvolti quando, in occasione delle primarie del partito, si è trattato di votare e di spendersi per sostenere le candidature degli stessi, scegliendo persino di non sostenere il conterraneo Gianluca Callipo. Esattamente come erano presenti alle regionali ed in tante altre battaglie. Adesso, invece, non sono degni neanche di un saluto.

La fedeltà, la coerenza, il rispetto sono stati soppiantati dai voti che un sindaco qualunque può garantire in un determinato momento. Complimenti presidente Oliverio (che in queste ore avrà altre grane a cui pensare), complimenti segretario Mirabello per averci fatto capire che per voi contano solo i voti (a prescindere da chi li porta) e non le idee, i contenuti, il rispetto, la coerenza. Tutte parole a voi probabilmente sconosciute!

Questo modo di gestire il partito, secondo il principio della convenienza, francamente non ci piace e non lo condividiamo e per questo ci batteremo con tutte le nostre forze per cambiarlo.

Che voi lo vogliate o meno il segretario del circolo del Pd di Acquaro sono io, democraticamente eletto da un’assemblea regolarmente costituita e in carica fino a quando gli iscritti del mio circolo lo vorranno. Pertanto, non accetto nessuna ingerenza all’interno della mia struttura. Ma soprattutto quelli che oggi dalle pagine dei giornali vorrebbero consegnare il partito a Barilaro farebbero bene a consegnare il loro mandato ai cittadini calabresi, visto che sono stati eletti con una legge elettorale dichiarata illegittima dalla consulta, per non parlare poi delle ultime vicende giudiziarie.

Domenico Stramandinoli

Segretario del circolo del Pd di Acquaro