I VES Awards sono un po’ come gli Oscar per i professionisti degli effetti visivi. Organizzata, come sempre fin dal 2002, dalla Visual Effect Society, la premiazione di quest’anno si è tenuta l'8 marzo a Los Angeles: una serata di gala in pieno stile hollywoodiano che ha visto il trionfo di “Dune” di Denis Villeneuve e del musical animato della Disney “Encanto”. Tra i premiati, come si può leggere su Variety, c'è però anche un serrese, il digital artist Biagio Figliuzzi (il Vizzarro lo ha intervistato nel 2016 e aveva già raccontato la sua storia nel 2014).

Secondo quanto riporta Cineblog, intervenendo durante l’evento la presidente della VES, Lisa Cooke, ha dichiarato: «In tutti i nostri colleghi premiati stasera, vediamo il miglior lavoro della classe che eleva l’arte della narrazione ed esemplifica lo spirito di adattamento e ingegno, talenti che hanno tenuto il pubblico coinvolto ed elevato, ora più che mai. I VES Awards sono l’unico luogo che mette in mostra e onora questi eccezionali artisti globali in un’ampia gamma di discipline e siamo estremamente orgogliosi di tutti i nostri vincitori e candidati!».

Figliuzzi, cresciuto a Serra San Bruno e poi trasferitosi a Montreal dove vive attualmente con la sua famiglia, fa parte di un team di quattro professionisti (i nomi sono visibili nella foto scattata durante la premiazione) che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento per il “compositing & lighting” dell’episodio Lamentis – Shuroo City Destruction della serie Loki. Il “compositing & lighting” è una delicata fase del processo di produzione di quelli che vengono comunemente chiamati "effetti speciali" in cui gli elementi animati, realizzati in precedenza attraverso la grafica digitale, vengono inseriti nelle scene e fatti interagire con gli attori e gli altri elementi reali.

Affinché il risultato sia realistico è necessaria, oltre che un’innata verve artistica, anche un’estrema precisione (basti pensare alla complessità di rendere uniforme e coerente l’illuminazione dell’insieme, le ombre e le prospettive). Una certosina attenzione al dettaglio che a un serrese doc come Figliuzzi di certo non manca.