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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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Un interessante incontro tra i sindaci dei Comuni di Mongiana (Bruno Iorfida), Pazzano (Sandro Taverniti) e Cardinale (Giuseppe Marra) si è tenuto nella giornata di ieri presso i locali del Comune di Mongiana.
Obiettivo della riunione è stato quello di predisporre una serie di iniziative progettuali mirate alla salvaguardia del patrimonio di archeologia industriale presente nel territorio dei rispettivi comuni.
All'incontro hanno preso parte anche i presidenti delle Proloco di Pazzano, Renzo Campanella, e Mongiana, Francesco Aloi, mentre la relazione è stata affidata agli architetti Antonino Renda, Gabriella Pittelli e Valentina Franco, coadiuvati da Danilo Franco, i quali supporteranno le amministrazioni nel realizzare una rete intercomunale e interprovinciale al fine di predisporre iniziative progettuali per ottenere finanziamenti utili a completare e a iniziare restauri di opifici presenti nel territorio.
La proposta progettuale, indirizzata alla filiera della siderurgia calabrese - che ha interessato in un passato non molto lontano i tre comuni - mira a rendere più esaustiva la realizzazione e la messa in opera del grande ecomuseo del ferro calabrese.
Molti sono gli interventi in itinere e/o già realizzati nell'area dello Stilaro e nelle Serre calabresi, mirati a salvaguardare reperti e opifici, testimonianze tangibili del trascorso industriale calabrese, e a rendere più completo l'ecomuseo, che andrà istituzionalizzato, nei dettami della legge regionale della Calabria sugli ecomusei.
A questi, si aggiungeranno gli interventi che saranno individuati e predisposti nella progettazione già avviata dai suddetti tecnici, la quale prevede interventi su Mongiana, che nasce e cresce a fianco dell'industria siderurgica voluta dai Borbone nel 1771. Quella attiva nella paese delle Reali Ferriere era una industria statale, fiore all'occhiello per il meridione. Molto è stato fatto e molto si sta facendo, ma altro si potrà ancora fare per far rivivere e far conoscere la storia del piccolo comune del Vibonese. Si ricercheranno e si restaureranno altri vecchi siti industriali e si recupereranno le antiche valenze urbane del centro storico nato nell'ottocento ricco di una architettura nata senza architetti, ma al quale si riconoscono indubbie valenze architettoniche funzionali. In definitiva, il centro urbano di Mongiana dovrà essere esso stesso un richiamo per turisti e appassionati, in quanto rappresenta ad oggi l'unico villaggio nato per dare supporto ai lavoratori addetti all'industria siderurgica lì presente ed ancora vissuto dai discendenti di quelle antiche maestranze.
A Pazzano, che per millenni ha fornito la materia prima - la limonite, da cui si estraeva il ferro - alle ferriere e fonderie attive nel territorio delle fiumare (Stilaro, Assi e Allaro) si mirerà a salvaguardare le numerose testimonianze che ricordano l'antica tradizione mineraria. Miniere, case operaie, le stesse montagne denominate "le dolomiti del Sud", saranno interessate da una fruizione attuata attraverso la messa in sicurezza degli antichi sentieri di collegamento tra le miniere. Il museo della cultura mineraria che sarà reso fruibile e didatticamente adeguato alle odierne esigenze, ma anche il centro storico sarà interessato ad un recupero e diverrà un museo all'aperto.
A Cardinale, si recupererà il complesso siderurgico sito nella località Razzona, realizzato per volontà dei Filangieri. Si tratta di sei ferriere con forni alla catalana, nelle quali si costruirono nel 1832 e nel 1835 le catene dei primi ponti in ferro sospesi mai realizzati in Italia, quelli sui fiumi Calore e Garigliano.
Le possibilità economiche saranno ricercate nel contesto delle progettualità regionali, ma si ritiene, ove fosse necessario, vista la valenza che travalica l'ambito regionale, anche in ambito nazionale e perché no, in quello europeo.
«Con questo incontro preliminare - ha detto il sindaco di Mongiana, Bruno Iorfida - si vuole ulteriormente incrementare la serie di intrecci tra le varie realtà comunali al fine di sviluppare un confronto mirato allo sviluppo culturale e turistico. Infatti, dopo i comuni di Gerocarne e Sant'Andrea Apostolo dello Jonio, questa ulteriore iniziativa è uno stimolo a farci lavorare per far sviluppare questi nostri teritorio ricchi di storia e cultiura, affinchè siano il punto di riferimento per un'intera regione. Sono molto soddisfatto dell'incontro e sono sicuro che sapremo cogliere tutte le opportunità che la prossima programmazione europea metterà in campo sia in ambito turistico che in ambito culturale. Punto di forza di questo nostro primo incontro preliminare è la fattiva partecipazione collaborazione che ciascuna Pro Loco di ogni singolo comune potrà dare, affinchè si crei una rete interprovinciale dell'offerta turistica in maniera diretta».
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