Un riconoscimento di tutto rispetto quello conseguito da De Masi, che è riuscito a portare a casa il primo premio, nella sezione dedicata alla scultura, con l'opera "Consapevolezza di Libertà". 

Diciannove sono stati in tutto gli artisti, giunti da ogni parte d'Italia, che hanno esposto le proprie opere durante il premio "Terra Furoris", dedicato alla “Pistrice Immane”, mitico mostro dalla testa di canide-volpe e coda cefalopode, nell’atto di mordere uno dei pesci, sette come il magico numero sacro, affiancata da una piccola volpe. 

Il trofeo, realizzato interamente a mano da maestri ceramisti italiani, è stato donato ai vincitori delle tre sezioni in concorso. 

L'iniziativa, inoltre, è nata con lo scopo di favorire l'approccio all’arte contemporanea, la promozione di giovani artisti e la consuetudine alla frequentazione di musei e spazi espositivi. 

Grande soddisfazione è stata espressa dall'artista sorianese: «È stata una bella emozione il fatto di vedere apprezzata la mia opera da artisti e, comunque, da personaggi della cultura di indiscussa professionalità. Mi ha colpito, inoltre, la serietà e la professionalità con la quale è stato organizzato questo importante evento». 

Con il premio conseguito in terra campana, dunque, De Masi (foto, al centro) ha portato alto sia il nome di Soriano che quello delle Serre vibonesi. L'artista, inoltre, parteciperà anche ad altre manifestazioni che verranno organizzate da qui in avanti in giro per l'Italia con lo scopo di valorizzare le sue opere.