Ad annunciarlo, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio di ieri presso gli uffici dell' Arciconfraternita, è Vincenzo Schiavello, imprenditore di origini serresi ma da anni, ormai, trapiantato a Vibo Valentia dove, assieme al fratello Luigi, ha fondato l'Autoelettrosat s.r.l., azienda leader in Calabria da più di dieci anni in materia di sicurezza avanzata, nel segmento auto, moto, sicurezza aziendale e domestica.

Un gesto, dunque, volontario, quello di due giovani imprenditori che, nonostante le difficoltà economiche del periodo, hanno deciso di farsi avanti con un atto concreto, contribuendo nei fatti al mantenimento e alla conservazione di quello che può benissimo definirsi come una delle ricchezze del panorama artistico e culturale serrese. Si tratta in sostanza di uno strumento a 9 registri con tastiera scavazza e a meccanica sospesa, perchè agisce dal basso verso l'alto, utilizzando un materiale particolare come l'ottone. Il lavoro, dunque, si articola in due fasi: nella prima bisognerà riparare alcune parti dell'organo che risultato tarlate, mentre la seconda richiede una vera e propria attività di sostituzione delle parti che, a distanza di tempo, risultano fortemente danneggiate. Un lavoro, questo, che richiede ingenti somme e che l'Arciconfraternita, anche per via delle difficoltà economiche, non è in grado di sostenere.

Ed ecco, dunque, che i fratelli Schiavello hanno deciso di sostituirsi all'Arciconfraternita, provvedendo di tasca propria a contribuire al restauro dell'organo. «Con questo gesto – hanno affermato – vogliamo lasciare un segno anche a chi verrà dopo, ai nostri figli e ai nostri nipoti. La speranza, però, è che altri imprenditori serresi, o comunque che hanno origini serresi, si facciano avanti, per contribuire nei fatti alla conservazione del patrimonio artistico e culturale di questa bellissima cittadina».