Martedì, 24 Novembre 2015 16:16

Anche a Vibo 'Libera' celebra la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Scritto da Redazione
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VIBO VALENTIA - Sarà il Polo culturale Santa Chiara ad ospitare domani pomeriggio, con inizio previsto alle ore 16 e 30, la presentazione del libro "Generazione Rosarno", di Serena Uccello.

L'iniziativa è stata organizzata dal coordinamento di Libera Vibo, dal Sistema Bibliotecario vibonese, dalla Cgil e dall'Anpi, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Conversano con l'autrice Merilia Ciconte, Maria Antonella Daniele e Lionella Maria Morano. Seguirà un momento di convivialità con letture di testi e poesie a cura dell'Associazione "Guitti per Sempre" e musiche a cura della giovane violinista vibonese, Domenica Franzè.

Si può nascere in una famiglia mafiosa e scegliere una strada diversa? Si può amare un padre al 41 bis prendendo comunque le distanze dai suoi crimini? Serena Uccello, giornalista de Il Sole 24 Ore, è partita da queste semplici domande per indagare su quella che lei ha definito, e che dà il titolo al suo ultimo libro, "Generazione Rosarno" (Melampo editore).

Per rispondere agli interrogativi, decisivi per una seria lotta ai clan, la cronista ha vissuto il paese della rivolta dei braccianti africani come se fosse il suo. È rimasta sul campo per parecchio tempo, ha incontrato ragazzi, ragazze, insegnanti. La scuola come strumento di emancipazione dal grande inganno venduto dai mercanti della 'ndrangheta. E questo è proprio il filo conduttore di tutto il racconto. Una narrazione che emoziona perché in grado di portare davanti agli occhi del lettore quei volti giovani di studenti che provano a emergere seguendo le regole. E non lo fanno per obbligo, ma perché ne apprezzano il senso. Una grande conquista in alcune zone del Paese.

Serena Uccello, 37 anni, è palermitana. Dal 2000 vive e lavora a Milano. Giornalista dal 1996 ha collaborato per "il Giornale di Sicilia", con la sede siciliana della Rai, con "La Gazzetta di Mantova" e con il settimanale "Diario". Attualmente lavora presso la redazione Economia e Imprese de "il Sole 24 Ore". Per il quotidiano economico milanese si è a lungo occupata di occupazione, sindacato, mercato del lavoro, Mezzogiorno. Più di recente, dal 2005, ha cominciato a scrivere di reati economici, dalla contraffazione al riciclaggio e di criminalità organizzata. Per "Einaudi" ha pubblicato, con Nino Amadore, "L'isola civile. Le aziende siciliane contro la mafia".

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    Nel pomeriggio di venerdì si è tenuta la veglia di preghiera con la presenza del Santo Padre, Papa Francesco. Ed anche qui la delegazione vibonese era presente con mons. Giuseppe Fiorillo, coordinatore provinciale di Libera Vibo, ed alcuni familiari di vittime, tra cui la famiglia Ceravolo di Soriano, Barbara Vinci di Serra San Bruno e la famiglia Luzza, con Matteo Luzza in rappresentanza anche di Libera Memoria Calabria.
     
    Papa Francesco, incontrando i familiari delle vittime innocenti e Libera nel suo insieme, guidata da don Luigi Ciotti, ha voluto richiamare i mafiosi al pentimento ed alla conversione: «in ginocchio ve lo chiedo, convertitevi, smettetela di fare il male». Papa Francesco con questo suo gesto, ha voluto manifestare vicinanza e affetto a tutte le famiglie colpite dalla barbarie mafiosa con la perdita di un proprio caro, innocente, caduto per mano criminale.
     
    Mons. Giuseppe Fiorillo, che è stato chiamato a presenziare sull'altare, insieme a tanti altri sacerdoti della rete di Libera, alla veglia con il Santo Padre, ha voluto testimoniare con la sua presenza, l'impegno continuo e costante che Libera rivolge alla memoria delle vittime ed ai proprio familiari. In questi anni il coordinamento provinciale di Libera Vibo ha in diverse occasioni ricordato le vittime innocenti, con incontri nelle scuole, testimonianze dirette dei familiari.
    Il 15 marzo nella sala della provincia sono state ricordate le vittime, con un lavoro importante che le scuole superiori della città hanno fatto. Libera Vibo continuerà a ricordare tutte le vittime innocenti e continuerà nel suo impegno di sensibilizzazione verso le nostre comunità sui temi del contrasto alle mafie ed a ogni forma di illegalità
     
    Libera Vibo

     

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    mini Cleto_Festival_2013Sarà la coscienza, considerata in ogni suo aspetto, il tema dell’edizione 2013 del Cleto Festival – in programma dal 19 al 21 agosto – che si terrà, anche quest’anno, nel centro storico di Cleto (CS). L’evento, ideato e organizzato dall’associazione La Piazza e realizzato con la collaborazione di Emergency e Libera, con il sostegno di Sitel impianti srl e Imprecoges, si pone l’obiettivo di valorizzare le peculiarità storiche, artistiche e agroalimentari di questo caratteristico borgo. L’evento si segnala come uno spazio di incontro e contaminazione tra idee e saperi da un lato, mentre dall’altro mette il borgo al centro dei circuiti di “produzione” della cultura , avviando nello stesso tempo fin dalla prima edizione un lavoro di marketing territoriale che ha portato a Cleto un pubblico nutrito. Restando fuori dai circuiti dei finanziamenti pubblici, il Cleto Festival non di preclude obiettivi di crescita. Per questa edizione è stata, infatti, avviata una collaborazione importante con docenti e studenti della facoltà di Comunicazione dell’Università dell'Insubria di Varese,che che seguiranno i lavori del festival. Un apposito percorso artistico, culturale e gastronomico è stato creato per rendere piacevole il passaggio dei visitatori nelle stradine e piazze del piccolo centro medievale. L'evento, grazie al successo registrato nelle passate edizioni, conferma la validità del progetto che si fonda sul connubio tra l'arte la cultura e gastronomia. Si parte lunedì 19 agosto con la performance teatrale di Elisa Ianni Palarchio, incentrata sulla figura dell’amazzone Cleta, personaggio della mitologia a cui Cleto deve le sue orgini. Successivamente, nello spazio suggestivo della “Porta a Forgia”, il pubblico potrà assistere a un dibattito animato dal presidente de La Piazza, Gianluca Provenzano, dal professor Franz Foti dell’Università dell'Insubria di Varese, di Giuseppe Villarusso di Emergency e di Pablo Petrasso, giornalista del Corriere della Calabria. Seguiranno rappresentazioni artistiche e spettacoli musicali. Per gli amanti della musica popolare vi sarà lo spettacolo dello storico Collettivo Dedalus, da sempre impegnato nella promozione della musica tradizionale calabrese. Martedì 20 agosto in prima serata gli organizzatori del progetto “Musica contro le mafie” , insieme a Umberto Ferrari di Libera Crotone, presenteranno l’iniziativa, che sta facendo il giro dell’Italia. Seguirà lo spettacolo di Federico Cimini, artista emergente calabrese che sta riscuotendo un notevole successo. Sarà poi la volta degli Spasulati, affermata band che da anni cavalca i palcoscenici della Penisola che con suoni che vanno dal reggae allo ska, passando per il dub, Tutto miscelato in una esplosiva patchanka balcanica. Sarà poi la volta dell’incontro-confronto “Voci dalla Calabria”, basato sui temi dell’impegno sociale attivo, moderato da Alfonso Bombini, giornalista di Calabria Ora, che vedrà la presenza di Gianfranco Posa, attivista ed ambientalista, premio Agende Rosse 2011 e presidente del Comitato civico Natale De Grazia di Amantea, di Pippo Callipo, imprenditore calabrese impegnato da anni nel settore della trasformazione e conservazione di prodotti alimentari, da sempre attivo nel sociale e punto di riferimento per la “Calabria che resta”, e di Antonello Caporale, giornalista del Fatto Quotidiano e attento osservatore delle vicende politiche e sociali della Calabria. Mercoledì 21 agosto, tra le performance teatrali e musicali si svolgerà l’incontro-testimonianza “Coscienza pulita”, moderato dal giornalista del Quotidiano della Calabria Rino Muoio, cui parteciperanno amministratori locali in prima fila nella lotta alla 'ndrangheta, che potranno portare la testimonianza del loro impegno. Se ne parlerà con Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme, Michele Tripodi, primo cittadino di Polistena e Maria Carmela Lanzetta, già sindaco di Monasterace. Il concerto degli Accostorta aprirà l’ultima serata musicale del festival con un ricco repertorio di musiche popolari riarrangiate e canzoni inedite. La serata continuerà con la performance teatrale di amalia Ruocco, dal titolo “Pierrot e la luna”, spettacolo che intreccia elementi di danza acrobatica, giocoleria infuocata e danza alla corda aerea. Per gli irriducibili nottambuli le serate del Cleto Festival si protrarranno fino a notte fonda con i dj set programmati. Durante i giorni del festival sarà possibile visitare una mostra fotografica su Peppino Impastato dal titolo “9 Maggio ’78: il depistaggio” di Paolo Chirco, dell’Associazione Peppino Impastato. L'esposizione che ripercorre la vita e le attività della vittima della mafia, per tenere viva la sua esemplare storia di impegno. Nei giorni della manifestazione sarà possibile effettuare visite guidate nel centro storico di Cleto, ammirare mostre d’arte e degustare un mix di prodotti del territorio a km zero e di alimenti provenienti dalle coltivazioni che Libera Terra realizza sui terreni confiscati alle mafie. Giorno 19 Agosto non poteva mancare anche quest’anno la “cialetta”, pane gustosissimo condito con olio delle colline cletesi, aglio e origano selvatico, preparato dalle scrupolosissime mani delle donne del luogo che si tramandano la ricetta da generazioni .Il pane è ottenuto impastando la farina prodotta su terreni confiscati alla 'ndrangheta e ora gestiti dalla cooperativa “Libera” di Isola Capo Rizzuto (Crotone).

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