Martedì, 08 Marzo 2016 16:44

Vibo, la Neurologia dello 'Jazzolino' tra le prime 3 in Italia per casi di trombolisi

Scritto da Redazione
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L’Unità operativa di Neurologia dell'ospedale 'Jazzolino' di Vibo Valentia, diretta dal dottor Domenico Consoli, si conferma, per l’anno 2015, nella particolare classifica delle prime dieci Neurologie Italiane in merito ai risultati della terapia trombolitica, collocandosi al 3° posto assoluto della speciale graduatoria.

«La coordinata professionalità degli operatori del 118, di quelli del Pronto Soccorso, di quelli dei servizi, della Cardiologia, della Neurologia del presidio ospedaliero vibonese, della rete, spesso spontanea, con gli altri ospedali vicini e con il 118 delle altre province calabresi - si legge in una nota dell'Asp - ha permesso di eseguire ben 133 trombolisi sistemiche presso la Stroke Unit di Vibo Valentia». E a giovarsene sono stati pazienti giunti dagli ospedali della provincia di Reggio Calabria, del Lametino, del Catanzarese e della provincia di Crotone oltre che i vibonesi. «Questo dato, insieme a quelli significativi, ma comunque inferiori, relativi alle Neurologie di Cosenza e di Reggio Calabria - prosegue la missiva - consente alla nostra Regione di raggiungere la percentuale del 50,3 % di trattamento dei pazienti eligibili con risultati in termini di outcome e di mortalità in linea con la media italiana ed europea. L’ictus è la seconda causa di morte e la prima causa di invalidità nei paesi industrializzati e in Calabria si registrano ogni anno 5mila nuovi casi. Il dramma di chi ha sperimentato in prima persona o in un familiare un simile evento rende pressante la necessità di informare che a Vibo Valentia di ictus si può avere il diritto di guarire. Ad oggi, gli interventi più efficaci in questo ambito - fanno sapere dall'Asp - sono rappresentati dalla creazione di unità dedicate al trattamento di questa patologia, le stroke unit, dove vengono somministrati dei farmaci, detti trombolitici, che disgregano il materiale che occlude i vasi cerebro-afferenti e che è responsabile dell’80% degli ictus. Si tratta di un trattamento che, se somministrato nell’arco massimo delle 4 ore e mezzo dall’evento, è capace di dare risultati eccellenti rispetto ai pazienti non trattati». 

Questo è, invece, il commento del direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale, Angela Caligiuri: «Si tratta di un ulteriore riconoscimento all’impegno professionale e all’intensa e qualificata attività degli operatori della sanità vibonese in un settore così nevralgico che richiede una particolare sinergia multidisciplinare. Gli importanti traguardi raggiunti, che consentono di porre un serio freno all’emigrazione dell’ammalato, ci rendono ancora più consapevoli della necessità di avere maggiore attenzione circa la rete ospedaliera recentemente proposta. Questa certezza scaturisce dalla convinzione di aver intrapreso la giusta direzione verso una implementazione dell’offerta sanitaria che la storia della neurologia di Vibo peraltro rivendica, alla luce anche, della costruzione del nuovo ospedale di Vibo Valentia», ha concluso il massimo esponente della sanità vibonese.

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    Riceviamo e pubblichiamo:

    I consiglieri comunali sedicenti Pd della città di Vibo Valentia, dopo aver celebrato ieri mattina il Festival del pretesto e dell'ipocrisia, prima ancora di scendere dalle scale di via Argentaria hanno incassato l'ennesima figura barbina.

    Mentre in effetti Russo e compagni affastellavano argomenti e ricercavano giustificazioni per definire un inciucio politicamente inqualificabile, il consigliere Stefano Luciano li scavalcava a sinistra sul tema che di più mette a nudo le incoerenze e le timidezze del gruppo: la sfiducia a Costa.

    Dalle chiacchiere ai fatti, già oggi in sede di approvazione del DUP abbiamo verificato quanto regge il patto di potere sancito - officiante Vito Pitaro, con Mangialavori e il centrodestra - sulle elezioni provinciali di Vibo. Gli eroici tutori dell'ortodossia democratica in salsa vibonese hanno fatto ancora una volta da stampella a Costa e dimostrato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, quali erano i contorni del baratto politico stipulato in sfregio al Pd di tutto il territorio vibonese.

    Repentinamente chi, per qualche giorno, quando il proprio voto valeva 8, ha fatto il leone, è tornato a farsi pecorella in consiglio comunale quando è tornato valere 1, esattamente come accade da 3 anni. Del resto, la clamorosa incoerenza del gruppo dei "lanciatori di segnali" e cacciatori di incarichi in astinenza, oltre che nella totale infondatezza dell'assunto secondo cui per rafforzare il partito a Vibo bisogna votare Forza Italia, sta nella faccia tosta di presentarsi in federazione sedendo allo stesso tavolo con un consigliere che appena sei mesi fa si è candidato alle politiche in altra coalizione e che è già automaticamente decaduto dell'anagrafe degli iscritti.

    Peraltro il segretario di Federazione, diversamente da quanto ritenuto dalla banda degli onesti, mi risulta abbia già avviato la procedura presso la commissione di garanzia per la violazione dell'art. 4 del codice etico per come conclamata e dagli stessi ieri pubblicamente certificata.

    Pino Pellegrino

    Dirigente del Partito democratico

    Commissario del Parco naturale regionale delle Serre

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