Una mattanza senza fine che, negli ultimi anni, è tornata a insanguinare il territorio compreso tra i centri di Soriano, Sorianello e Gerocarne.

Ieri mattina a cadere sotto i colpi di fucile è stato Salvatore Inzillo, pregiudicato 46enne, freddato mentre era a bordo del suo scooter tra i vicoli di Sorianello. Un omicidio efferato, commesso in pieno giorno nel centro abitato del paese. Quattro sono stati in tutto i colpi che hanno raggiunto l'uomo, il cui profilo pare si inserisca nell’orbita degli Emanuele. Un'esecuzione spietata, portata a termine da sicari senza scrupoli, che hanno voluto lanciare un messaggio chiaro: siamo pronti a colpire in ogni occasione, in ogni luogo e a qualsiasi ora. Ma nessuno ha visto, nessuno ha sentito niente.

Intanto vanno avanti le indagini dei carabinieri della Stazione di Soriano Calabro, guidati dal maresciallo Barbaro Sciacca e diretti dal capitano della Compagnia di Serra San Bruno, Mattia Ivano Losciale, i quali stanno tentando di fare luce sull'accaduto.

Tre agguati tra marzo e giugno, l'ultimo dei quali si era verificato nell'aprile scorso, quando il 27enne Alessandro Giovanni Nesci fu raggiunto da alcuni colpi di fucile a pallettoni mentre era alla guida della sua auto diretto proprio a Sorianello. Quest'ultimo secondo gli inquirenti sarebbe legato ai Loielo, c’è chi ipotizza che l'omicidio di Inzillo possa essere una sorta di risposta.

Spetterà agli inquirenti stabilire se tra i due fatti siano o meno collegati fra di loro, ma è un fatto che nell'entroterra vibonese si continui a sparare e a mietere vittime su vittime.  

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