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Una vita stroncata troppo presto. A quasi 11 anni. Nel pieno della preadolescenza. Ma la vita di Antonio Azzarito, deceduto all’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro in seguito al terribile incidente stradale che si è verificato lo scorso 26 giugno sulla Trasversale delle Serre all'altezza di Chiaravalle, continuerà nei corpi di altre persone. La famiglia, infatti, secondo quanto riportato nell’edizione odierna della Gazzetta del Sud, ha deciso per il prelievo dei suoi organi dopo un consulto medico. Con il cuore, Antonio ha donato il fegato, il pancreas, i reni e le pupille. In tutto saranno cinque gli organi che verranno espiantati perché i genitori hanno dato il consenso per essere trapiantati in altri pazienti che sono nella lista d’attesa di ricevere gli organi. Per questa mattina è previsto l’esame autoptico.
Il sinistro che è costato la vita al piccolo Antonio è avvenuto l’ultimo sabato di giugno, in un pomeriggio caldo. L’impatto violento tra una Peugeot 208 condotta da un giovane di Serra San Bruno e la Volkswagen Golf sulla quale viaggiava il bambino è risultato fatale. Il decesso di Antonio è avvenuto dopo otto giorni di terapia intensiva, nei quali il piccolo ha lottato tra la vita e la morte tra le migliaia di preghiere da parte dei familiari, amici e conoscenti. La Procura della Repubblica di Catanzaro, intanto, ha aperto un’inchiesta per fare chiarezza su quanto accaduto. Il sostituto procuratore Annachiara Reale ha affidato le indagini ai carabinieri della Compagnia di Soverato che erano presenti sul posto per i rilievi.
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