Il provvedimento, varato dalla Questura di Catanzaro, si è reso necessario in quanto, alla luce di un accurato sopralluogo eseguito poche ore prima dell’inizio dei botti, è stato disposto il sequestro di ben 165 chilogrammi, sui 200 previsti, per l’allestimento dello spettacolo. Il materiale pirotecnico – una parte del quale era già stato sistemato nei mortai – è risultato essere in parte illegale o non omologato.

Già nei primi minuti successivi al sequestro, il questore Giuseppe Racca, aveva quindi inoltrato al sindaco di Torre di Ruggiero, Giuseppe Pitaro, un’ordinanza di divieto di accensione dei botti considerati irregolari dagli operatori del nucleo artificieri della Polizia di Stato, presenti sul posto assieme al personale dell’Ufficio Prevenzione generale e Soccorso Pubblico. Ad annunciare l’imprevisto cambio di programma ai numerosi fedeli che ogni anno affollano il Santuario di Torre, è stato il rettore della stessa struttura sacra, don Maurizio Aloise, intervenuto in pubblico direttamente dal parco dove, intanto, era in corso lo spettacolo musicale degli “Edn Quintet”. 

Il materiale pirotecnico sequestrato era detenuto da C.M., 50 anni, denunciato ora all’autorità giudiziaria per i reati  di detenzione e assemblaggio di manufatti esplodenti di genere pirotecnico illegali e per il reato di trasporto abusivo, in quanto privo della licenza autorizzativa di materiali esplodenti di genere pirotecnico legali.