In merito all'articolo apparso oggi sulla Vs testata online, si intende chiarire che le bollette TARI – acconto 2015 – non riportano alcun aumento tariffario rispetto alle tariffe in vigore per l'anno 2014. Anzi, come sarà facilmente verificabile e come chiaramente indicato sulle stesse, trattandosi di bollettazione in acconto, gli importi dovuti sono stati determinati applicando il 75% delle tariffe 2014. Vogliate pertanto provvedere con immediatezza a rettificare (con lo stesso risalto dell'errata notizia) quanto contenuto nel Vs articolo, specificando quanto sopra specificato e opportunamente riportato in ognuna delle bollette recapitate ai contribuenti. Evidenzio che tale articolo, privo di fondamento, qualora non rettificato, provocando confusione e preoccupazione in chi legge, comporterà non pochi problemi agli uffici comunali che si troveranno a gestire un'ingiustificata ed inutile affluenza di contribuenti presso i propri sportelli.

Il Responsabile del Settore Tributi ed Entrate Proprie Rag. Salvatore Sibio

Ha ragione il ragioniere Sibio, l’aumento sull’imposta dei rifiuti solidi urbani non è afferente all’esercizio in corso, ma semplicemente perché era stato deciso già in precedenza. Tuttavia, corrisponde al vero il fatto che le bollette che si stanno recapitando proprio in queste ore ai cittadini, arrivano con largo anticipo rispetto al passato. Perché mentre l’anno scorso la Tari veniva versata in due rate, adesso le rate divengono tre, e l’importo presente in bolletta – pari al 75% delle tariffe già in vigore per il 2014 – dovrà essere interamente corrisposto entro giugno, ossia metà anno, «a titolo di acconto» e a copertura dei primi nove mesi del 2015. Di conseguenza, per il saldo restante verrà richiesta un’ulteriore bollettazione formulata, questa volta, secondo le tariffe ancora in via di definizione. È facile allora presagire che si assommeranno ulteriori richieste di pagamento a novembre, alla fase del “conguaglio” sancito dal pagamento della terza rata. Evenienza assai probabile, dato che difficilmente pare possa registrarsi l’avvio di un sistema di raccolta differenziata efficiente, capace di portare “aria fresca” alle casse comunali. Appare evidente allora che l’amministrazione continui ad adoperare i tributi come strumento per lenire le risapute carenze economiche che assillano l’ente. Il tutto a danno dei cittadini a cui viene richiesto, in tempi magri, una sorta di “contribuzione anticipata”, in maniera da avere, il prima possibile, liquidità a disposizione.

Salvatore Albanese