Successo di pubblico per l’iniziativa che ha fatto contare il pienone nella sala principale della struttura, dove – a partire dalle 17.30 di ieri –sono arrivate centinaia di spettatori a seguire l’atteso evento. Brillante la conduzione del chiaravallese Roberto Garieri, impeccabile nel coordinare tempi e ritmi della sfilata della linea Brums Jbe primavera-estate 2015, che ha visto alternarsi sull’allegro défilé tanti piccoli modelli, tutti capaci di affrontare la passerella con disinvoltura e poche titubanze.

I primi a calcare la scena, in maniera sorprendentemente ordinata e senza accompagnatori, sono stati i bambini dai 3 ai 7 anni di età; poi è stata la volta della applauditissima linea di abbigliamento dedicata ai neonati. Più “animata” la sfilata dei bimbi della categoria 18-24 mesi che si sono allegramente scatenati sulla passerella rossa, coperta per l’occasione da un tappeto di palloncini colorati. Disinvolti anche i bambini della linea junior, con età compresa tra i 9 e i 16 anni. Poi, a seguire, tutti gli altri fino alla fase conclusiva della sfilata che ha visto andare in scena la linea “eleganza”. A tutti i piccoli modelli è stato consegnato un diploma di merito.

Non è la prima delle iniziative organizzate da Maria Assunta Barillari, che già nell’estate scorsa – nell’altrettanto suggestivo scenario di Corso Umberto I – aveva promosso la sfilata inserita nella rassegna “Fiori d’Arancio”. Anche in quell’occasione protagonisti assoluti erano stati i piccoli modelli, interpreti di un evento rivelatosi, come per quello di ieri, un successo di presenze e di pubblico ma, prima di tutto, un’esperienza positiva per gli stessi bambini che avevano partecipato con gioia a quella che in fondo può considerarsi una festa promossa soprattutto per la loro felicità.

«Proprio attorno alla gioia dei bambini – ci ha spiegato Maria Assunta – ruotano le iniziative che, con non poca fatica ma tanta passione e divertimento, abbiamo organizzato. Sono rimasta sorprendentemente sorpresa per l’iniziativa di ieri che è andata anche oltre le più rosee previsioni. Al di là dell’aspetto legato alla moda-bimbo o di per se al vestito, quello che più mi interessa è riuscire a costruire qualcosa che possa permettere ai bambini di vivere in allegria un’esperienza nuova e piacevole. In maniera da farli sentire coinvolti in quello che rimane pur sempre un gioco, ma un gioco diverso rispetto a quello imposto dai soliti schemi, capace di farli socializzare tra di loro, portarli ad incontrare altri bambini e, soprattutto, di staccare la spina dalla monotonia quotidiana che spesso li vede eccessivamente incollati a cellulari e computer». Maria Assunta, in conclusione, ha voluto ringraziare per l’importante collaborazione Rosetta, Anna e Roberto, così come tutto il personale dell’Hotel Villa Rosa.