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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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Il 26 gennaio scorso la giunta comunale di Serra San Bruno aveva preso atto della mancanza di offerte da parte di soggetti terzi per l’affidamento in gestione della piscina di Via San Brunone realizzata con i fondi del “Patto territoriale area boschiva” diversi anni fa.
La gara, varata il precedente 27 novembre, era infatti andata deserta e nessuna delle società potenzialmente interessate aveva, dunque, formulato e fatto pervenire all’attenzione dell’ente alcuna offerta per l’acquisizione in gestione del plesso sportivo comunale che, in realtà, oltre alla piscina, comprende anche un campo da tennis, un campo da calcio a 5 open in erba sintetica ed il “palatenda” polivalente con annessi locali spogliatoio.
A distanza di qualche giorno, era stato indetto un secondo procedimento di gara con la contestuale pubblicazione di un nuovo bando, oggetto del quale però erano diventati anche ulteriori due impianti sportivi: i campi di calcio a 5 in erba sintetica siti in via Matteotti e in località Calvario, che – spiegava una delibera dell’ente – «necessitano di interventi di riqualificazione e miglioramento», come d’altronde anche per le strutture di via San Brunone, tanto che la piscina comunale – presa di recente addirittura di mira da vandali che ne avevano danneggiato gli interni – risulta completamente inattiva dall’estate 2013, da quando il consorzio cosentino Cogeis ne aveva abbandonato la gestione.
Adesso, in attesa dell’apertura delle buste, è quantomeno sfumato il rischio che anche l’ultima procedura bandita potesse andare deserta. Infatti, al termine di deposito delle istanze di gara fissato per le ore 13.00 dello scorso lunedì 16 marzo, sono state due le offerte presentante da nuovi aspiranti gestori. Solo a buste aperte, però, si potrà intuire se effettivamente le proposte formulata dai soggetti partecipanti possano soddisfare i requisiti previsti dal procedimento. Anche se, nel caso in cui le offerte vengano considerate non appropriate, l’appalto potrà comunque essere aggiudicato a trattativa privata.
Già qualche giorno prima, il 12 marzo, ancora l’esecutivo comunale con apposita delibera aveva nominato i componenti della Commissione di valutazione per le offerte di affidamento a terzi del plesso sportivo e degli impianti annoverati dal bando. Presidente della commissione è stato nominato il segretario Giuseppe Lombardi Satriani; mentre gli altri componenti sono i geometra Graziano Mandaliti e Roberto Camillen, entrambi in qualità di commissari; e il ragioniere Salvatore Pileggi nominato invece segretario verbalizzante.
Il nuovo bando, nelle passate settimane, aveva suscitato non pochi dubbi, in particolare per la decisione di raddoppiare la durata della concessione, e l’introduzione di una clausola riguardo alla «possibilità di rinuncia volontaria alla gestione, senza penali, con preavviso minimo di mesi sei, ammissibile a partire da un anno dalla stipula della convenzione». Inoltre, mentre inizialmente la gestione poteva essere assegnata esclusivamente a soggetti “specializzati” nel settore, adesso la gara risulta aperta anche alla partecipazione di semplici «associazioni, società, enti, federazioni sportive legalmente costituite alla data di pubblicazione del bando, senza vincoli di pregresse gestioni di piscine o iscrizione alla Fin, inserendo un punteggio premiante per quelle che presentano stabilmente in organico figure qualificate aventi laurea specialistica in discipline sportive». A variare rispetto al vecchio procedimento, quello andato deserto, anche le quote di partecipazione alla spese di gestione spettanti all’amministrazione comunale, che secondo il primo bando avrebbe dovuto partecipare alle spese di gestione dell’impianto con un contributo annuo di 20mila euro, raddoppiato poi nel secondo avviso a 40mila euro, ed ai quali si sommavano 10mila euro «legati al raggiungimenti di alcuni obiettivi da parte del gestore», e ulteriori 20mila euro a fondo perduto definitivi «contributo forfettario una tantum per la realizzazione di alcuni lavori di manutenzione straordinaria».
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