Riceviamo e pubblichiamo:

Facendo seguito ad alcuni articoli giornalistici pubblicati nella giornata di mercoledì 24/4/2018 su alcuni quotidiani on line - Il Meridio e Il Vizzarro – che si ringrazia per il servizio pubblico che svolgono con competenza e professionalità, la Schiavello Carburanti sas intende precisare quanto di seguito:

In un paese civile, in una Nazione fondata sulla democrazia costituzionale ma, soprattutto, sullo stato di diritto e nel rispetto della giustizia e di chi l’esercita le sentenze se pur non condivise devono essere accettate rispettate.

Vogliamo anche ribadire che non è in atto alcuna “… Guerra dei Carburanti” settore, tra l’altro, che sta subendo profonde modificazioni, che è fortemente in crisi per la riduzione dei consumi, per gli esegui margini di guadagno, circa 2 cent./litro e per l’aumento sproporzionato dei costi legati agli aggiornamenti tecnici di sicurezza e per la pressione fiscale. Vogliamo ancora ribadire che non c’è “accanimento” verso alcuno, né uno scontro tra imprenditori, almeno da parte nostra.

La nostra azione non è mirata a bloccare un eventuale concorrenza o a mantenere uno stato di monopolio, anche se così non è perché sul territorio è presente un punto vendita di altro marchio, ma semplicemente per far rispettare le norme, le leggi, i diritti e i doveri, elementi questi di non secondaria importanza in una società civile. Leggi, norme, stati di diritto e doveri che chi avrebbe dovuto tutelare non ha fatto, anzi, al contrario, si è prestato per agevolare abusi e violazioni. Abusi e violazioni che non vengono estinti dalla sentenza in questione, anzi, esattamente il contrario per i seguenti motivi di merito:

• Il terreno oggetto del rilascio del permesso a costruire rilasciato dal Comune di Serra San Bruno ricadeva e continua a ricadere in zona a rischio idraulico e idrogeologico R4, come ampiamente certificato dagli organi competenti, vedi pareri Autorità di Bacino Regionale del 2015, quindi sotto vincolo edilizio grave;
• Per tale ragione, cosa non certamente di poco conto è stato rilasciato Permesso di Costruire illegittimo anche sulla base di gravi dichiarazioni asseverate false dei tecnici del Muzzì non riscontrate a norma di legge dal tecnico comunale.
• Il terreno e i lavori eseguiti sullo stesso restano sotto sequestro penale, come restano iscritti nel registro degli indagati il tecnico comunale Geom. Graziano Mandaliti, il progettista e direttore dei lavori Arch. Claudia Lococo e il proprietario del terreno e delle opere realizzate sullo stesso.
• Tutti gli abusi e le violazione ad oggi commesse restano intatte e nulla modifica la sentenza del Consiglio di Stato.

Le sentenze giuste o sbagliate che possano piacere oppure no vanno lette e lette bene. Noi lo abbiamo fatto!

La sentenza in questione, paradossalmente a quanto possa sembrare, ci lascia per un certo verso soddisfatti in quanto la stessa è solo di carattere formale e non sostanziale.

La stessa, infatti non è minimamente entrata nel merito della questione, limitandosi giustamente a valutare solo mere questioni procedurali, anzi per quel poco che vi è entrata leggasi ultimo capoverso del punto 5.4 è chiaramente e testualmente riportato “… restano ovviamente salvi i poteri delle Autorità amministrative, comunale e regionale, in ordine a ogni profilo di legittimità del titolo edilizio”. Titolo edilizio è illegittimo non perché detto da noi ma perché sancito in maniera inequivocabile da Uffici e/o Enti che soverchiano ampiamente il settore urbanistica del comune che ha rilasciato in abuso e violazione il permesso a costruire.

Quindi la sentenza del Consiglio di Stato non aggiunge e non toglie nulla alla vicenda.

Vogliamo ringraziare lo studio dell’Avv. Domenico Colaci per il grande lavoro svolto e per la collaborazione che nella vicenda continuerà riscontrando la nostra piena e totale fiducia.

Noi invece continueremo a erogare da oltre 20 anni prodotti di alta qualità e ai migliori prezzi possibili. Vi promettiamo di non lasciarvi mai a secco e le promesse le noi le manteniamo.

Schiavello Carburanti sas

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