Domenica, 01 Febbraio 2015 13:18

Scorie radioattive disseminate nelle Serre, atteso per fine febbraio l’esito dei monitoraggi

Scritto da Salvatore Albanese
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I risultati dei dati acquisiti nel corso delle indagini aeree effettuate dall’Arpacal grazie al progetto “Miapi” – Monitoraggio e Individuazione delle Aree Potenzialmente Inquinate nelle Regioni Obiettivo Convergenza – dovrebbero essere resi pubblici entro la fine del mese di febbraio.

A renderlo noto, in una comunicazione a “stretto giro di posta” con alcuni amministratori del comprensorio delle Serre, è stata nei giorni scorsi proprio l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria. Si resta in attesa di capire, dunque, se corrisponda al vero quanto emerso dalle due desecretazioni – avvenute nel maggio e nel settembre 2014 – di alcuni dossier dei Servizi segreti che, già dagli anni ’90, riportavano di un fitto traffico di scorie radioattive e rifiuti tossici interrati in alcune discariche abusive stanziate nel territorio delle Serre vibonesi e dell’Aspromonte.

Le ultime approfondite indagini – come molti ricorderanno – erano state effettuate circa due settimane fa, nella mattinata dello scorso mercoledì 14 gennaio, grazie all’utilizzo di un rilevatore geofisico ancorato ad un elicottero della “Helica” di Udine, azienda di telerilevamento aereo specializzata nella misurazione di parametri fisici e geochimici del suolo terrestre. Si resta, dunque, in attesa di avere i primi riscontri concreti di queste iniziali fasi di indagine, in merito ai parametri emersi sia dal telerilevamento magnetico, che da quello radiometrico e termico.

Intanto – mentre i sindaci del comprensorio continuano a restare con le mani in mano, nonostante i sospetti legati alla presenza delle scorie radioattive siano emersi ufficialmente già da quasi dieci mesi, continuando ad omettere alcuna indagine epidemiologica sul territorio comunale di competenza allo scopo di sancire eventuali nessi di causalità tra l’alta incidenza di patologie neoplastiche e la potenziale presenza delle aree inquinate –, a pronunciarsi sul caso, attraverso l’ennesima interrogazione parlamentare indirizzata ai ministri della Salute e dell’Ambiente – è stata la deputata grillina Dalila Nesci. La parlamentare 5 stelle ha chiesto ai due ministeri chiarimenti sulla ricerca di rifiuti tossici nel territorio vibonese, facendo anche riferimento alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Carmine Schiavone, attinenti – pare – proprio ai traffici di sostanze tossiche disseminate in diverse aree delle province di Reggio e Vibo. «È necessario – conclude Nesci, che ringrazia le associazioni del territorio per la vigilanza attiva tenuta fino ad ora – condurre indagini approfondite, anche alla luce della preoccupante diffusione di patologie tumorali nel nostro comprensorio».

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