Al termine dell’operazione denominata “Green Mountain”, i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, guidati dal capitano Marco Di Caprio, hanno scoperto 10 piantagioni di canapa indiana nel territorio di Nardodipace, in contrada Tiglia.

Le piante rinvenute sono circa 4000, di un’altezza variabile tra 1.50 e 4 mt e avrebbero potuto fruttare un illecito guadagno addirittura pari a circa 500mila euro. Le piantagioni, suddivise in più terrazzamenti, non erano comunicanti tra di loro. Tutte le piazzole adibite alla coltivazione delle piante erano perfettamente autosufficienti ed alimentate con un sistema di irrigazione artigianale a goccia. Inoltre, in quasi tutte le piantagioni è stata riscontrata la presenza di uno/due essiccatoi artigianali ove dovevano essere poste le infiorescenze per l’essicazione.

Per l’operazione sono state impegnate tutte le compagini della Compagnia carabinieri, unitamente ai militari dell’8° Elinucleo di Vibo Valentia, del Gruppo dei carabinieri forestali di Vibo Valentia e a quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”.

L’attività è il frutto di un lavoro sinergico fra i vari Reparti impegnati sul territorio. Infatti, inizialmente, i militari della Compagnia di Serra San Bruno, dopo aver sviluppato un’intensa analisi del dato informativo raccolto nel corso degli ultimi mesi dal Comando Stazione di Nardodipace, ha pianificato, unitamente al Nucleo Elicotteri, una serie di sorvoli della frazione Cassari di Nardodipace e in particolare del costone montuoso di Contrada Tiglia. Già dai primi sorvoli sono state individuate alcune piantagioni di canapa indiana, ben occultate tra la fitta vegetazione.

Dopo i sorvoli, si è proceduto ad individuare su cartina in primis, e poi sul territorio, i vari punti di infiltrazione e di accesso alle piazzole di interesse. Solo dopo aver fatto sopralluoghi e lunghi servizi volti all’individuazione delle stesse piantagioni, si è proceduto al rastrellamento delle aree in questione. Le piante e i materiali utilizzati per la coltivazione sono stati distrutti su disposizione della magistratura di Vibo Valentia. Sono in corso indagini per addivenire all’identificazione dei responsabili.

I dettagli dell’operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa, alla presenza del capitano della Compagnia carabinieri di Serra San Bruno, Marco Di Caprio; del comandante della Stazione di Nardodipace, il maresciallo capo Alfonso Varesano; del maggiore Pietro Guerrera, comandante del gruppo carabinieri forestali di Vibo Valentia e del tenente Ivan Del Rigo, comandante di plotone dello Squadrone Eliportato Cacciatori.