PresaDiretta, in onda dal 3 settembre ogni lunedì alle 21.15, su Rai 3, riprende il suo viaggio ripartendo dalla Calabria. Una nuova stagione nell’arco della quale verranno proposte sette puntate su alcuni temi al centro dell’agenda politica e del quotidiano delle persone comuni. L’intenzione, come sempre, è quindi quella di raccontare la complessità dei problemi e di alcuni sistemi distorti che tendono a rallentarne le soluzioni. Un quadro che emergerà in maniera netta già dalla prima puntata dedicata all’acqua potabile e che – come detto – racconta in particolare le storie di due infrastrutture calabresi: la diga del Menta, in provincia di Reggio Calabria, e l’invaso Alaco, a cavallo tra il Vibonese e il Catanzarese, tra i comuni di Brognaturo e San Sostene. 

Nella prima puntata del programma condotto da Riccardo Iacona non ci sarà però solo spazio per le criticità di alcune regioni come la Calabria, ma anche per gli esempi virtuosi di grandi e piccole amministrazioni che grazie alla ricerca scientifica e alle innovazioni tecnologiche, gestiscono l’intero ciclo dell’acqua senza perderne neanche una goccia. Occhi puntati anche sui “casi” internazionale, come quello di Cape Town in Sudafrica, dove il riscaldamento globale e la siccità hanno provocato una crisi idrica senza precedenti, una città di 4 milioni di persone rimasta senza acqua. Si torna poi in Italia con PresaDiretta concentrata sulle proposte e le idee delle forze politiche e la testimonianza del nuovo ministro dell’Ambiente Sergio Costa. 

«L’acqua e la sua gestione – è spiegato in un comunicato stampa di presentazione della prima puntata in palinsesto diffuso dalla redazione di PresaDiretta – sono al secondo punto del Contratto di Governo, in cui si dice che il servizio integrato deve essere pubblico applicando la volontà popolare espressa nel referendum del 2011. Ma come tornare all’acqua pubblica? Quanti investimenti saranno necessari e dove trovare i soldi?».