Il protocollo antiracket, prende spunta da un analogo documento già siglato a Reggio Calabria – unica delle province non rappresentata nella riunione di oggi – ma con l’apporto di importanti migliorie determinate proprio dal coinvolgimento dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale nel progetto. Oggetto dell’incontro, dunque, la necessità di far emergere i numerosi casi di violenze, minacce e ritorsioni a danno degli imprenditori o commercianti della nostra regione, che raramente trovano il coraggio di denunciare quanto subito e contestualmente ti trovare interventi di tutela economica. Con il protocollo siglato oggi, di fatto, si garantisce una dilazione di trecento giorni ai soggetti che hanno subito eventi estorsivi.

Altri enti – così come spiegato durante la riunione di oggi – dovrebbero aderire al protocollo nel corso dei prossimi giorni, quali soprattutto la sezione regionale dell’Associazione bancaria Italiani che con la sua presenza consentirà di dare un reale sollievo finanziario agli imprenditori vessati da usura ed estorsione, quanto da interlocutori commerciali che pretendono il pagamento di debito generati lecitamente. In tal caso sarà la Procura ha svolgere un ruolo fondamentale, facendo da ponte tra le parti che hanno sottoscritto il protocollo in maniera da velocizzare l’iter per l’effettiva entrata in vigore del provvedimento.

Un’iniziativa, quindi, più che utile in una fase storico-economica in cui molti imprenditori, per ottemperare alle ristrettezze imposte dalla crisi, tentano di trovare sostegno nelle mani degli usurai, o di molti altri che, loro malgrado, vanno a finire nel mirino dell’associazioni criminali. Fenomeni contrastabili solo con una piena presa di coscienza da parte della società civile che passa soprattutto attraverso il coraggio della denuncia.