Il documento, elaborato da una commissione appositamente costituita nella scorsa estate, dopo essere stato discusso e approvato dal Consiglio Presbiterale nella seduta del 12 febbraio 2015, è ora affidato alla vigile cura e all'impegno dei parroci, dei Direttivi delle Confraternite interessate e dei fedeli.

L'entrata in vigore del regolamento si è resa necessaria soprattutto dopo che, come si ricorderà, lo scorso anno la famosa “Affruntata” di Sant'Onofrio - tradizionale e sentita cerimonia religiosa pasquale che simula la trasmissione del messaggio della resurrezione di Gesù Cristo tra la Madonna e San Giovanni - fu sospesa per poi essere annullata tra il malcontento degli abitanti, per presunte ingerenze della criminalità organizzata che, in sostanza, utilizzava questo genere di manifestazioni per stabilire il proprio dominio sul territorio.

Tante, dunque, le novità introdotte dal regolamento. Tra queste, quelle riguardanti i portatori delle statue che «dovranno essere fedeli che vivono con assiduità la vita della parrocchia o della confraternita, di cui eventualmente si è parte. E’ compito del parroco o del rettore della chiesa – si nelle nel testo -, magari in collaborazione con il comitato festa debitamente costituito, vigilare sulla scelta di tali persone. Non sono ammessi a questo compito persone aderenti ad associazioni condannate dalla Chiesa, che siano sotto processo per associazione mafiosa o che siano incorse in condanne per mafia, senza prima aver dato segni pubblici di pentimento e di ravvedimento». È vietato, inoltre, «ogni tipo di incanto o riffa per poter portare le statue». Un invito, poi, la Diocesi lo rivolge sia ai fedeli, a «non lasciarsi espropriare da gente senza scrupolo che persegue una religione capovolta, offensiva del vero cristianesimo popolare», che ai pastori, affinché «siano più coraggiosi e uniti per dare segnali concreti di rottura da certi andazzi impropri». Per questo motivo, la scelta delle persone che saranno chiamate a portare le statue sarà fatta attraverso «estrazione dall'elenco dei prenotati, al quale possono iscriversi soltanto i componenti della comunità parrocchiale».

Per ultimo, l'invito a «non girare o sostare con le sacre immagini davanti a case o persone, tranne che si tratti di ospedali, case di cura, ammalati».