Mercoledì, 20 Settembre 2017 13:11

Niente libri né insegnanti di sostegno per una ragazzina non vedente

Scritto da Redazione
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Storia di un diritto negato; di un mondo, come quello della scuola, che ancora oggi continua a presentare situazioni drammatiche, come quella di una ragazzina di 15 anni non vedente, costretta a fare i conti con i soliti problemi: l’assenza di libri braille, niente insegnanti di sostegno o, più in generale di strumenti che gli consentano di affrontare degnamente gli studi. 

Una storia, quella di L.C., giovane di Vibo Valentia che si ripete da anni: il suo caso, infatti, finì agli onori della cronaca, sollevando non poche polemiche, un’interrogazione parlamentare e una sentenza del Tar di Catanzaro che aveva condannato il ministero dell’Istruzione. I familiari avevano dunque deciso di intraprendere una battaglia legale tramite l’avvocato Giovanna Fronte. Nonostante tutto, però, i problemi si sono ripresentanti e adesso anche l’associazione Onlus “Io vedo con le mani” – di cui la ragazza è socia - è intervenuta in suo sostegno, denunciando tale situazione in una lettera aperta: «Siamo ormai saturi anche del gioco dello scaricabarile, che sa tanto del modo più antico per esimersi dai propri doveri e dalle proprie responsabilità. Non basta quindi dire e neppure scrivere nell’attesa di risposte. Nella cornice del fare e delle cose da preparare rientra pure tutto quanto concerne il diritto allo studio e l’inclusione scolastica di alunni con disabilità. Siamo certi che tutti gli enti competenti e le figure istituzionali di riferimento abbiano fatto ed abbiano preparato. Ciò significherebbe, d’altra parte, aver assolto al proprio lavoro. Nonostante ciò qualcosa ci sfugge! Ci sfugge per esempio come sia possibile che gli interventi da predisporre, come previsto dalla legge e quindi secondo quanto di suo diritto, in favore di un’alunna cieca nostra socia siano mancati all’appello. Urca, che sorpresa? Nessuna sorpresa, si tiene solo alta la bandiera: 10 anni scolastici su 10 anni scolastici. Precisi e impeccabili! “I nostri complimenti per la costanza e la coerenza».

Succede quindi che «l’alunna non vedente in questione dovrebbe andare a scuola senza un docente di sostegno specializzato, senza Assistente specialistico Educatore Tiflologico, senza libri di testo. Docenti curriculari e compagni di classe rappresentano una grande ricchezza e due risorse di importanza indiscutibile. Ci sono? Sì, loro sì! Peccato che non bastino! Dunque, quanto possiamo credere che, per lei e per chi vive condizioni simili alla sua, la scuola sia iniziata?». 

Per l’avvocato Fronte, invece, persone come la giovane di Vibo «hanno una sola possibilità di “vedere”, con la conoscenza. Limitarli equivale a renderli ancora più ciechi».

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