Mercoledì, 11 Giugno 2014 11:56

Nascondevano armi nell'ex carcere di Vibo: due arresti

Scritto da Redazione
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mini polizia-1Avrebbero utilizzato l'ex carcere di Vibo, chiuso ormai dal lontano 1995, per custodire all'interno delle armi. Con questa accusa gli uomini della Squadra Mobile hanno arrestato il 35enne Sergio Gentile (che ha già scontato una condanna per omicidio) ed un suo conoscente, Antonio Iannello, di 34 anni. 

Nell'ex carcere "Sant'Agostino" la Polizia ha rinvenuto un fucile a canne mozze ed una pistola clandestina. Trovate anche alcune lampade alogene, che tra l'altro sarebbero state alimentate attraverso un allaccio abusivo all'Enel, che dovevano servire per avviare una coltivazione di canapa indiana. 

Gentile era da poco era tornato in libertà, in quanto aveva già scontato una pena di  7 anni di carcere per l’omicidio di Michele Fedele, avvenuto nel 1999 in viale Kennedy a Vibo Valentia. Omicidio, questo, che sarebbe stato la conseguenza di un diverbio che Fedele ebbe all'epoca con il padre di Gentile. 

 

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    Il fatto, come si ricorderà, risale al 25 ottobre 2012. Era di giovedì. Quella sera Filippo aveva deciso di recarsi a Pizzoni per trovare la ragazza. Non ci sarebbe rimasto, poi, molto, perchè il giorno seguente il giovane di Soriano avrebbe dovuto alzarsi presto al mattino per andare al lavoro con il padre in giro per i mercati della zona. Fatta una certa ora, Filippo ha deciso di rincasare e, nel farlo, ha chiesto un passaggio a Domenico Tassone. Tanti sono state fino ad ora i giovani morti ammazzati. Filippo, però, a differenza di molti altri, era un innocente. Un ragazzo che non ha mai avuto problemi con la giustizia ma che, alla fine, ha pagato con il prezzo più caro la scelta di salire in macchina con la persona sbagliata. Obiettivo dei sicari, infatti, era proprio Tassone ma, per una pura fatalità, uno sbaglio, gli assassini hanno colpito, uccidendo Filippo, molto qualche ora dopo all'ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia.

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