Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Si aggrava ulteriormente la già precaria situazione occupazione dei lavoratori della Infocontact, società fallita nei mesi scorsi, scissa adesso in due rami aziendali – quello di Rende e Lamezia – che dovrebbero essere rispettivamente acquisiti da Comdata e Abramo Customer Care.
Dopo i due rinvii del tavolo tecnico di “conciliazione” al Ministero dello Sviluppo Economico, tra sindacati e nuovi acquirenti, la giornata cruciale avrebbe dovuto essere quella di oggi. Ma la riunione odierna, secondo quanto diffuso dai referenti sindacali nei minuti scorsi, ha fatto registrare un nuovo brusco stop alla trattativa, che pare essersi resa ancora più complicata, perché, adesso, il rischio è che, addirittura, le due società decidano di ritirarsi definitivamente dalla procedura d'acquisto. Fatto, questo, che potrebbe condurre al licenziamento immediato di tutti i 1800 operatori alle dipendenze della ex Infocontact.
«Dopo tre incontri la trattativa non è neanche iniziata – ha fatto sapere con una nota stampa diffusa poco fa Francesco Canino, segretario generale Fistel Cisl Calabria –. Da parte delle segreterie nazionali unitarie si è riproposta l'indisponibilità a qualsiasi accordo che preveda esuberi e riduzione di orario. Su questa posizione Comdata ha detto di essere indisponibile a rilevare il ramo di Rende e quindi dichiarava di abbandonare definitivamente la trattativa. A quel punto – continua Canino – come Fistel Calabria abbiamo chiesto alla nostra segreteria nazionale una sospensione dei lavori per fare dei ragionamenti interni alla delegazione sindacale in quanto il ritiro di Comdata dalla trattativa condannava al licenziamento immediato di tutti i lavoratori di Rende. Sospesi i lavori, la delegazione sindacale ha iniziato la sua discussione interna. Come Fistel Calabria abbiamo manifestato la nostra posizione di rimuovere ogni pregiudiziale di carattere sindacale, all'unica condizione che anche l'azienda rimuovesse le proprie. Quindi nessun diktat sulle quattro ore per tutti e sui numeri degli esuberi ma una trattativa aperta per trovare un punto d'incontro fra le parti. Finita la discussione interna sindacale, vista la difficoltà di trovare una sintesi condivisa da tutta la delegazione, è stata richiamata l'azienda Comdata, e le segreterie nazionali unitariamente hanno chiesto una sospensione dei lavori. Considerata la situazione, la riunione del 5 marzo con Abramo è stato rinviata. I commissari – conclude il referente della Fistel Cisl – hanno riconvocato le parti per giorno 11 marzo, ultima data utile per definire un accordo sindacale»
Infatti, il successivo sabato 14 marzo è la data in cui scadono i venticinque giorni previsti per chiudere le procedure di cessione dei rami. In mancanza di accordo sindacale, oltre tale scadenza, ci sarà l’obbligo dell’apertura delle procedure di licenziamento per tutti i lavoratori di tutte le sedi ubicate sull’intero territorio regionale.
Intanto, questa mattina, alcune centinaia di dipendenti della Infocontact di Lamezia Terme hanno bloccato la circolazione veicolare sulla statale 18, vicino San Pietro Lametino. I lavoratori hanno aderito allo sciopero proclamato da Slc Fistel e Uilcom nei giorni scorsi. «I motivi – hanno spiegano i lavoratori all’Ansa – sono sempre i soliti: sono a rischio centinaia di posti. Il Governo ci ha abbandonati e fa orecchie da mercante di fronte alle nostre richieste, che sono ben chiare. Ci stanno portando via il futuro e non abbiamo intenzione di restare a guardare».
Lo sciopero erano iniziato contestualmente all'incontro odierno dei sindacati al ministero dello Sviluppo economico nel corso del quale, come già detto, i sindacati si stavano confrontando con i commissari liquidatori della Infocontact e con i rappresentanti della Abramo Customer Care e della Comdata. «Sono a rischio – aggiungevano i dipendenti – centinaia di posti di lavoro ed averne salvati, con delle clausole svantaggiose per noi, 1.500 circa non e' sufficiente. Anche perchè di questi 1.500, molti non potranno continuare a lavorare perché le sedi periferiche saranno chiuse ed il costo della trasferta, con la retribuzione che hanno previsto, sarebbe troppo esosa. Tutto lo stipendio servirebbe solo per raggiungere il posto di lavoro».
Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Associazione "Il Vizzarro”
via chiesa addolorata, n° 8
89822 - Serra San Bruno