Venerdì, 23 Ottobre 2015 09:28

Fucilate contro un'intera famiglia: c'è la faida delle Preserre dietro l'agguato di Ariola

Scritto da Redazione
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Si inquadrerebbe nell'ambito della guerra di 'ndrangheta che, da alcuni anni, sta insanguinando le Preserre vibonesi l'agguato scattato ieri pomeriggio nella frazione "Ariola" di Gerocarne, nel quale sono rimaste coinvolte, complessivamente, cinque persone, quattro delle quali ferite in modo lieve mentre un'altra - che si trovava all'interno della Fiat Panda, vecchio modello, raggiunta da alcuni colpi di fucile - è rimasta illesa.

I carabinieri della Stazione di Soriano Calabro, diretti dal maresciallo Barbaro Sciacca, e coordinati dalla Compagnia di Serra San Bruno, guidati dal tenente Mattia Ivano Losciale, non sembrano avere alcun dubbio sul movente dell'accaduto, da ricondurre probabilmente alla sanguinosa faida per il controllo del territorio che vede coinvolti il clan degli Emanuele, da un lato, e quello dei Loielo, dall'altro.

Alla guida dell'autovettura, secondo una prima ricostruzione effettuata dagli inquirenti, c'era infatti il 48enne Antonino Loielo, della frazione "Sant'Angelo" di Gerocarne, che nell'agguato, è rimasto ferito in modo lieve. L'uomo - con qualche precedente alle spalle - è cugino dei fratelli Vincenzo e Giuseppe Loielo, esponenti di primo piano dell'omonimo clan, uccisi nell'aprile del 2002. Assieme a lui, sul sedile anteriore lato passeggero, la compagna 34enne al settimo mese di gravidanza, che ha riportato una ferita da scheggia di proiettile alla spalla sinistra; mentre seduti nei sedili posteriori dell'autovettura c'erano il figlio di Antonino Loielo, Alex, 23 anni, anche lui di Sant'Angelo - ferito alla mandibola - coinvolto nell'operazione antimafia "Romanzo criminale" e poi assolto; la sorella più piccola, di 5 anni, ferita alla guancia sinistra da una scheggia e, infine, una terza figlia 13enne di Loielo che, invece, è rimasta illesa. 

Il fratello di Alex, Cristian, di 25 anni, è rimasto coinvolto nell'operazione "Gringia", scattata nel 2012, sulla faida fra i Patania di Stefanaconi ed il clan dei Piscopisani, da un lato, e sulla guerra che ha visto di fronte gli stessi Patania al clan Bartolotta. Walter Loielo, invece, fratello di Alex e Cristian, è stato arrestato nel settembre del 2014, quando gli agenti del commissariato di Polizia di Serra San Bruno, al termine di una perquisizione domiciliare, avevano rinvenuto all'interno dell'abitazione del giovane una pistola Beretta calibro 7,65 con il colpo in canna, pronta all’uso e perfettamente funzionante; numerose cartucce; due ricetrasmittenti e un passamontagna. Il 21enne, inoltre, è cugino di Valerio Loielo, ferito nel luglio del 2014 mentre si trovava a bordo di una Fiat 500 assieme alla madre e alla sorella lungo la strada che da Sorianello conduce a Soriano Calabro.

Le persone coinvolte nell'agguato di ieri - trasportate con un mezzo privato prima all'ospedale di Soriano e, successivamente, al pronto soccorso dello "Jazzolino" di Vibo Valentia per le cure del caso - non sono in pericolo di vita. 

Gli uomini dell'Arma, dal canto loro, hanno già avviato le indagini per tentare di risalire ai responsabili dell'ennesimo fatto di sangue che ha interessato il territorio a cavallo tra i comuni di Gerocarne, Soriano e Sorianello.

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