A darne notizia, pochi minuti fa, è stata l’Ansa. L’ente in house della Regione Calabria è finito, nelle ultime settimane, al centro di un caso mediatico per via delle assunzione sottoscritte a pochi giorni dal voto delle scorse elezioni regionali. Il procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri ha disposto, dunque, l'acquisizione dei documenti afferenti alle ultime contrattualizzazioni poste in essere dall’ente che fa capo al dipartimento e all’assessorato al Lavoro della Regione Calabria, guidato all’epoca delle assunzioni dall’attuale consigliere regionale d’opposizione, Nazzareno Salerno. Gli atti sono ora al vaglio dei magistrati.

«I carabinieri e il personale del Nucleo investigativo sanità e ambiente (Nisa) – si legge nella nota diffusa alcuni minuti fa – stanno controllando una consistente mole di documenti acquisita. L'inchiesta, finalizzata ad accertare eventuali reati, non vede nessuna persona indagata. L'attenzione degli inquirenti si sta concentrando sulle numerose assunzioni fatte dall'ente nell'ultimo periodo». Sotto la lente di ingrandimento, quindi, sono finiti i 251 contratti sottoscritti dalla fondazione in house della Regione pochi giorni prima del voto del 23 novembre scorso. Lo stesso ente ha continuato poi, nel corso dei mesi di dicembre e gennaio, a fare altri contratti fino ad arrivare a quota 700.