Preoccupazione per le inondazioni sul litorale tirrenico calabrese, mentre resta la massima allerta per l’elevato rischio valanghe nei territori montani. Nel cosentino, infatti, già si sono registrati diversi casi di slavine. La più estesa, una valanga di grande dimensioni, ha interessato il monte Sirino ed ha divelto i piloni di un impianto di risalita teleferica. I forti venti, hanno fatto sapere i referenti del Soccorso alpino di Calabria in una nota diramata alcune ore fa, «hanno creato degli accumuli di neve sui crinali opposti creando un vero e proprio pericolo valanga». Molto più limitati i danni nell’entroterra vibonese. Unico lieve disagio quello registratosi a danno della rete mobile di alcune compagnie telefoniche completamente fuori uso per ore in alcuni territori delle Serre, ed in particolare nei comuni di Spadola, Brognaturo, Simbario, Pizzoni, Vazzano e Vallelonga.

Nevicate si stanno registrando ovunque, a partire dai 700 metri sul livello del mare, mentre le temperature continuano a far segnare un media nettamente in calo rispetto ai valori medi stagionali. Il clima fortemente rigido potrebbe, quindi, proseguire per tutto il corso della settimana: si preannuncia la discesa di un nuovo nucleo di aria polare che da martedì darà vita ad un’ulteriore circolazione di bassa pressione sull’intero bacino del Mediterraneo.

Il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio – alla luce dei danni provocati dal maltempo già nei giorni scorsi e sulla base degli ulteriori avvisi di condizioni meteorologiche avverse diramati dal Dipartimento della Protezione Civile – ha interpellato la struttura di missione per il rischio idrogeologico di Palazzo Chigi, al fine di ottenere il finanziamento immediato di interventi a favore delle aree maggiormente colpite dall’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla nostra regione. Novità, in tal senso, potrebbero arrivare già nel corso del pomeriggio, a conclusione dell'incontro programmato a Roma con la Struttura di missione ministeriale diretta da Erasmo d'Angelis. Nei prossimi giorni, inoltre, una volta reso noto l’esito della ricognizione in corso su tutto il territorio calabrese da parte del dipartimento Lavori pubblici, la giunta regionale richiederà al governo lo stato di emergenza per poter concorrere economicamente al finanziamento dei lavori di somma urgenza eseguiti da molti Comuni e dai privati.