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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
ACQUARO - Risalirebbe alla tarda mattinata di oggi, la rapina sferrata nel territorio di Acquaro, ai danni di un mezzo impegnato nell’autotrasporto di generi alimentari.
Come già avvenuto nelle pre Serre vibonesi in diversi altri precedenti, due individui armati di pistola e con il volto coperto da passamontagna, avrebbero bloccato il conducente di un furgone di proprietà dell’azienda "Lombardo Srl" di Melicucco, nelle strette vicinanze di un’attività commerciale di Acquaro, proprio mentre l’uomo era in procinto di consegnare una partita di merce. I due, sotto la minaccia delle armi, avrebbero intimato al conducente di consegnare l’incasso giornaliero, che – secondo le prime indiscrezioni – dovrebbe ammontare a circa 2mila euro.
I rapinatori, dopo aver messo a colpo il furto, si sono prontamente allontanati a piedi, lasciando perdere ogni traccia. Sul posto, avvisati dal malcapitato autocorriere, già nei primi minuti successivi alla rapina, si sono recati gli uomini della Stazione dei carabinieri di Arena guidati dal maresciallo Carmine Napolitano e, contestualmente, quelli della Compagnia di Serra San Bruno, sotto le direttive del capitano Stefano Esposito Vangone. La zona attorno al luogo in cui si è registrato il colpo è stata, dunque, messa al setaccio per tutto il corso del pomeriggio odierno e le indagini, atte a fare luce sul caso, continueranno anche nelle prossime ore.
Si tratta, quindi, dell’ennesimo caso di “assalto armato” ad un furgone. Il caso più recente è quello del 4 dicembre scorso, con un analogo furto effettuato proprio ad Acquaro, più o meno con le stesse dinamiche, sempre a danno di un autotrasportatore fermato da due uomini a volto coperto ed armati di pistole. Ancora prima, già nello scorso agosto, ignoti avevano preso di mira il mezzo di un’altra ditta operante nel settore dei generi alimentari, impegnato ad effettuare le consegne giornaliere in tutto il territorio Vibonese. Anche in quel caso il fatto si era registrato intorno all'ora di pranzo, però sulla strada che collega Gerocarne alla frazione “Ciano”, quando, ancora due rapinatori con il volto coperto, uno armato di fucile e l'altro di pistola, avevano preso di mira il furgone sul quale viaggiavano due persone: il conducente, titolare della ditta, ed il figlio 13enne. In quel caso per mettere a segno il colpo, uno dei due malviventi aveva puntato il fucile contro il ragazzino, intimando dunque al padre di consegnare l'incasso della giornata. Mentre, qualche settimana prima, a Sorianello un'altra rapina aveva visto coinvolto un furgone portavalori, diretto ad un ufficio postale ubicato nelle vicinanze. In quel caso, il mezzo sarebbe stato assaltato da un commando composto da tre persone a volto coperto, armate con due fucili ed una pistola, che riuscirono a portare via un bottino di circa 20mila euro.
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