Lunedì, 28 Marzo 2022 21:19

Sanità nelle Serre, Rossana Tassone: «Territorio costretto a elemosinare un diritto»

Scritto da Redazione
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L'ospedale di Serra San Bruno L'ospedale di Serra San Bruno

«Il diritto alla salute per i cittadini dell’area delle “Serre” rappresenta il “velo di Maya”, configurabile come una parvenza, un’illusione». Dopo la dura presa di posizione del sindaco di Nardodipace, Antonio Demasi, anche il primo cittadino di Brognaturo ha sentito il dovere di dire la sua rispetto alla gestione della Sanità nelle Serre. «Le riflessioni sui problemi sanitari delle aree montane – si legge in una nota – che si sarebbero dovuti tradurre, in salvaguardia dei piccoli comuni, sono state trasfuse in interventi normativi regionali di scarsa attuazione. La normativa, nata con l’obiettivo di valorizzare gli ospedali montani, e, soprattutto, come tutela al pensiero dei tanti, che ritenevano le strutture superflue, improduttive secondo parametri economicistici e di contenimento di spesa salvaguardava quel diritto alla salute e alle cure che non poteva, può e non deve essere un mero calcolo numerico».

Facendo poi riferimento all’ospedale di Serra San Bruno, Tassone ha continuato: «La speranza che l’ospedale San Bruno avrebbe dovuto svolgere una funzione essenziale a livello sanitario sociale ed economico è divenuta una promessa disattesa. Oltre che, inconsistente è stata l’azione di politica sanitaria atta a rispondere ai bisogni dei cittadini, nel rispetto di quelle istanze sociali, che reclamavano e reclamano pari opportunità per i territori montani e dell’entroterra».

Negli anni sottolinea, poi, come si si sia sviluppata sempre più l’emigrazione sanitaria: «Il diritto dei cittadini, per quanto possibile, di curarsi nei luoghi abituali di residenza e destinare il “pendolarismo sanitario” a prestazioni erogabili ai centri regionali o di alta specializzazione sono rimaste mere illusioni. Gli ultimi sviluppi di questa vicenda sanitaria fanno presagire che il decantato modello organizzativo, a causa dei gap sociali e sanitari, che si andrà costituendo rischia di divenire parafrasando Schopenhauer “un serpente ch’egli prende per una corda buttata per terra”. Pertanto, se “la salute non è tutto ma senza salute tutto è niente” assicurare al nostro territorio: una prima risposta all’emergenza/urgenza tramite una funzione di pronto soccorso fortemente integrata a livello organizzativo sia con l’emergenza territoriale, sia con i medici ospedalieri; una seconda ambulanza situata a Mongiana. Per iniziare a dare riscatto ad un territorio costretto a elemosinare un diritto».

Infine ha chiosato Rossana Tassone: «Ci tenevo a dare piena disponibilità al Sindaco di Nardodipace Antonio Demasi per rivendicare ad ogni livello i diritti eternamente negati alle nostre popolazioni, condividendo inoltre, che “si tratta di problemi eccezionali resi drammatici dall’abbandono e dal disinteresse atavico, quello tipico riservato ad una colonia. A questi problemi eccezionali è chiaro che bisogna rispondere con provvedimenti eccezionali”».

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