Perché? Se lo chiedono a gran voce i familiari di Massimo Lampasi, il 25enne di Serra San Bruno, scomparso la sera del 24 febbraio 2013. Perché proprio lui? Una domanda, mille incertezze. Anzi, una certezza a dire il vero c'è, e cioè che Massimo sembra sia svanito nel nulla. Tante le ipotesi circolate subito dopo la sua scomparsa: c'è chi ha parlato di un allontanamento volontario, ma ormai - vista l'infinità di tempo trascorsa - è facile dedurre che Massimo sia piuttosto rimasto vittima di un caso di lupara bianca, come ce ne sono stati tanti in Calabria.

Era la sera del 24 febbraio 2013. Massimo esce casa, senza portare con sé il telefono cellulare, dicendo alla convivente che sarebbe andato a prendere le sigarette. Da quell'istante, però, i familiari non lo rivedranno mai più. La mattina seguente, la stessa compagna ha inizialmente denunciato la scomparsa ai carabinieri, i quali hanno avviato subito le ricerche, per poi dichiarare di aver visto Massimo salire su un’ auto di colore scuro. Secondo la sorella Antonella, invece, pare che il 25enne quella sera avesse un appuntamento di lavoro. Ipotesi, queste, non avvalorate da alcun riscontro concreto.

A distanza di dieci anni, la sorella lancia un nuovo appello: «Perché gli hanno fatto questo?» si chiede Antonella. "Basterebbe un foglio sotto la porta - ha detto Antonella ai microfoni della Tgr Rai Calabria - o una telefonata anonima. Basta che qualcuno ci dia un corpo da seppellire. Voglio sapere dov'è, voglio il suo corpo. Io non mi arrendo. Non cerco vendette e non mi interessa sapere chi è stato. Chiedo solo di poter riavere il suo corpo».