Domenica, 08 Marzo 2020 11:47

Coronavirus, si scappa dalle zone rosse dopo la fuga di notizie. Santelli: «Fermatevi»

Scritto da Redazione
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L’ufficialità è arrivata alle due di notte direttamente dal premier Giuseppe Conte: la Lombardia e altre 14 province chiuse per contenere il contagio crescente da Coronavirus. Non è un «divieto assoluto, non si ferma tutto - ha spiegato il presidente del Consiglio - non si bloccano treni e aerei: sarà possibile muoversi per comprovate esigenze lavorative o per emergenze e motivi di salute». Peccato però, che una improvvida fuga di notizie, che ha portato anzitempo a conoscenza di una bozza, per altro incompleta, del nuovo decreto, ieri sera abbia scatenato una corsa agli ultimi treni della notte per andare via dalle nuove zone rosse prima che il decreto entrasse in vigore (valido da oggi fino al prossimo 3 aprile). Una leggerezza del governo che non ha potuto contenere le molte partenze registratesi ieri alle stazioni milanesi di Centrale e Porta Garibaldi. Oltre alla Lombardia le province messe in quarantena per decreto sono quelle di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. Il decreto dice esplicitamente di evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori nonché all’interno dei medesimi territori. Solo in caso di comprovate ragioni gli spostamenti potranno essere effettuati. Sospesi anche eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina e le attività scolastiche fino al 3 di aprile (cliccando qui si può scaricare il testo del decreto).

La fuga di notizie di ieri, dunque, ha alimentato ulteriormente la psicosi e ad evidenziarne la leggerezza è stata anche la presidente della Regione Calabria Jole Santelli, che ha disposto la quarantena arancione per chi arriva dalla zona rossa: «Cari calabresi, è una follia. La diffusione della bozza di decreto sulla nuova zona rossa sta portando ad un vero esodo verso il sud, ed in particolare verso la Calabria. Siamo preoccupati ed a lavoro senza sosta per preservare la nostra terra da chi non ha ben compreso la gravità del rientro senza controllo». Le immagini dei video girati ieri alle stazioni milanesi sono eloquenti. «Ritornare dal Nord in modo incontrollato - prosegue Santelli - mette in pericolo la nostra terra e gli affetti di tutti. Non fatelo. Fermatevi! Seguite le regole, proteggetevi e proteggeteci come prescritto. L’esodo incontrollato porterà all’aumento esponenziale del contagio anche da noi. È evidente che una sanità come quella calabrese, vessata da anni da tagli selvaggi, non è in grado di reggere una situazione di totale emergenza. Occorrono provvedimenti urgenti e seri di contenimento e sicurezza che non è nel potere della Regione emanare». Santelli chiede, dunque, un’«assunzione seria di responsabilità da parte del governo nella gestione delle partenze. È evidente che la situazione sta sfuggendo al controllo. Chiedo - ha aggiunto la presidente della Regione - il blocco delle partenze verso la Calabria, per ordinanza regionale stiamo facendo i controlli negli aeroporti, ma non possiamo chiudere ingressi, treni e pullman. Il Governo blocchi l’esodo verso la Calabria che rischia di innescare una bomba emergenziale. Chiediamo immediati ed urgenti controlli sui treni e nelle stazioni dei pullman. Non è nei miei poteri bloccare gli arrivi dalla zona arancione. La Calabria non è in grado di reggere un’emergenza sanitaria grave. Sto firmando un’ordinanza urgente che dispone la quarantena obbligatoria per chi arriva dalle 14 province - conclude Santelli - un provvedimento per cui chiedo la collaborazione attiva dei sindaci, subito».

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