Un mese dopo la tragedia di Cutro gli artisti calabresi, su idea del regista ed attore Giancarlo Cauteruccio, si ritrovarono sulla spiaggia di Steccato di Cutro: chi recitò poesie, chi cantò, chi si esibì in performance teatrali, chi regalò un quadro che il sindaco disse che avrebbe appeso in municipio. Ora, ad un anno di distanza dal tragico evento ed in attesa del documentario di Mimmo Calopresti, è già iniziata la "kermesse" della solidarietà che stavolta sembra avere carattere meno spontaneo. La foto di Angelo Maggio che proponiamo alla vigilia dell'anniversario del naufragio mostra una croce piantata sulla spiaggia, simbolo di una cristianità che fin dall'inizio, a dispetto dell'imperante politically correct, non ha tenuto conto della fede delle persone morte a poche decine di metri dalla riva.
"Fotologhie" è una rubrica curata da Salvatore Federico e Angelo Maggio. Il primo vive e lavora a Serra San Bruno (qui i suoi reportage), il secondo a Catanzaro (qui il sito dedicato ai suoi scatti sul "non finito calabrese"). Il titolo della rubrica parte dal termine "logos" (in greco antico: λόγος, lógos, corrispondente al latino verbum e all'ebraico דבר davar), deriva dal greco légο (λέγω), che significa scegliere, raccontare, enumerare, parlare, pensare. Maggio e Federico non sono fotografi da cartolina. Una foto, secondo loro, deve far nascere qualcosa in chi la osserva.
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