Il Vizzarro.it - quotidiano online
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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
SPADOLA – Inizia, con il primo consiglio comunale, in programma questa sera, alle ore 18,30, il Barbara “bis”. I nuovi consiglieri, eletti al termine delle consultazioni del 6-7 maggio, nell’eventualità in cui non dovesse essere raggiunto il numero legale, saranno chiamati in seconda convocazione per le 18,30 di domani. In ogni caso, non dovrebbe esserci nessun problema, pertanto la seduta è destinata a svolgersi regolarmente, in prima convocazione. Con la prima riunione, il nuovo consesso cittadino è chiamato ad adempiere alle formalità previste dal Testo unico per gli enti locali. In osservanza dell’art 41 del d.lgs 267/2000, il consiglio si aprirà con la convalida degli eletti, si passerà, poi, al giuramento del sindaco ed alla comunicazione del vice. Si procederà, infine alla nomina della commissione elettorale comunale. Sarà, quasi sicuramente, una seduta rapida ed indolore. Vista la sostanziale assenza di un gruppo di minoranza il dibattito, qualora ci dovesse essere, sarà piuttosto cordiale. Del resto, l’implosione del centrodestra cittadino, oltre ad offrire su un piatto d’argento la riconferma, ha regalato a Barbara la possibilità di governare in tutta tranquillità. Un dato rilevante ed ambivalente poiché, da un parte, la nuova amministrazione, potrà agire in maniera indisturbata, dall’altra, però avrà l’obbligo di realizzare il programma di mandato, in caso contrario, tra cinque anni, non avrebbe alcun alibi. Gli elementi caratterizzanti di questo nuovo corso, sono, quindi, rappresentati dall’assenza di conflittualità e dal tandem tra il sindaco ed il suo vice. Un ruolo strategico quello del vice che sarà interpretato da Angela Valente, eletta a furor di popolo con ben 113 preferenze. Rispetto al passato, alla luce della riforma introdotta con il decreto legge n. 158, del 13 agosto 2011, convertito, con modificazioni, in legge 14 settembre 2011 n. 148, non ci sarà, infatti, la figura dell’assessore e quindi della giunta, le cui competenze sono state attribuite al sindaco ed al suo vice. Drastica riduzione, anche, per il consiglio, i cui componenti sano complessivamente sei, quattro, Angela Valente; Cosimo Piromalli; Domenico Ionadi e Nicola Valelà, in rappresentanza della maggioranza e due, Nicola Tassone e Cosmo Tassone, in rappresentanza del gruppo di minoranza.
(articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria)
BROGNATURO - Nel Vibonese la tornata elettorale amministrativa ha toccato tredici comuni, tra cui due nel territorio delle Serre: Spadola e Brognaturo. In quest'ultimo comune la suspence non ha tradito le attese della vigilia, infatti è stato un vero e proprio testa a testa quello che ha portato alla vittoria Giuseppe Iennarella, che a capo della lista “Ancora insieme per Brognaturo” ha superato per 25 voti la sfidante Maria Carmela Mangiardi, candidata della lista numero 2, “Rinnovamento e crescita”. A far parte dell’assise cittadina saranno Nicola Rizzo (46 preferenze), Antonio Papa (42 preferenze), Cosimo Nicola Papa (51) e Massimiliano Bruno Tassone (69), oltre allo stesso sindaco Iennarella. Ad occupare i banchi dell’opposizione, invece, saranno Mangiardi e Bruno Papa (68). Risultato prevedibile, invece, a Spadola. Nel paese della Minerva a contendersi la fascia di primo cittadino c’erano l’uscente Giuseppe Barbara e lo sfidante Nicola Rocco Tassone.
SPADOLA – Dopo la totale debacle dei suo antagonisti, incapaci di formare una lista per contendergli lo scranno di primo cittadino, Giuseppe Barbara si accinge a ricevere, per la seconda volta, l’investitura a sindaco del borgo della Minerva. A contendere, ma solo formalmente, le chiavi dell’amministrazione cittadina, la lista del “Campanile” formata da sodali di Barbara il quale senza colpo ferire si troverà un consiglio totalmente schierato sulle proprie posizioni. Con una prospettiva del genere, l’ampia coalizione che governerà per i prossimi cinque anni, avrà modo di attuare un programma che, nel caso di “Identità spadolese”, « si propone di integrare le risorse della comunità per riqualificare il territorio, creare, sviluppare e potenziare i servizi». Articolate in diciassette punti, le linee programmatiche tracciate da Barbara si aprono con gli interventi nel campo delle “politiche sociali”, nel cui ambito ricade “l’edilizia economica popolare” da attivare con la realizzazione di «quattro alloggi da offrire in locazione». Nel campo del “territorio e dell’ambiente” la ricetta di “Identità spadolese” prende le mosse dalla necessità di trovare “soluzioni drastiche” per sanare “gli errori del passato”. Approfittando della presenza del Parco regionale delle Serre, nel cui ambito ricade, il territorio comunale, la futura amministrazione intende procedere alla realizzazione di « Porta del parco in località ponte d’Arvo». A ciò si aggiunge, la volontà di procedere alla «valorizzazione del patrimonio boschivo con piani pluriennali di intervento» ed il potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti, anche, mediante «l’individuazione di un’area da destinare ad isola ecologica per meglio gestire il ciclo dei rifiuti». Particolare importanza sarà data, anche, al sistema viario del «comprensorio, con riferimento allo svincolo sulla Trasversale delle Serre» adeguandone «l'uscita secondo il codice della strada, con doppio senso di circolazione». Attenzione sarà, inoltre, rivolta alla «fruizione delle strade, siano esse urbane o extra urbane» attraverso una « maggiore attenzione da parte degli organismi preposti». Stringato l’intervento nel campo delle opere pubbliche, dove è prevista la realizzazione «in prossimità del cimitero di Spadola di un intervento conservativo del suolo lungo il fiume Ancinale». Con la realizzazione «di loculi cimiteriali» e di «un’area verde» al posto della « gradinata anfiteatro» di piazza municipio saranno completate le attività previste nel campo delle “opere pubbliche”. Il “supporto alle attività ricettive” verrà assicurato, invece, con la messa in cantiere di «iniziative stagionali: spettacolo, cultura, rassegne e altri eventi di rilievo». Nel campo dello “sviluppo economico”, Barbara si propone di procedere alla « creazione di un'area da destinare alla localizzazione delle attività artigianali ed industriali». Per quanto riguarda le “tasse e le entrate tributarie ed ex tributarie” l’amministrazione intende «soddisfare le esigenze di bilancio» evitando «un carico oneroso che metta a disagio il budget delle singole famiglie o delle attività produttive e commerciali». Non manca, neppure, l’idea di procedere alla riorganizzazione del personale. Per contrastare le conseguenze negative derivanti dallo spopolamento e dal continuo calo demografico che colpisce i piccoli centri, “Identità spadolese” punta alla realizzazione di un’ “unione di comuni” da realizzare «con Brognaturo e Simbario, previa consultazione dei cittadini». Nel campo della “cultura e della valorizzazione del patrimonio storico ed artistico”, la nuova amministrazione procederà ad «un’accurata programmazione» che punti a «valorizzare gli artisti locali» ed «il festival del folklore» cui affiancare «convegni e dibattiti di alto profilo culturale». Per coinvolgere adeguatamente gli anziani si procederà alla creazione di «luoghi di aggregazione». Forte sostegno, inoltre, alle «istituzioni religiose ed ai sodalizi» anche attraverso la «riqualificazione dell’area ex capannone, con una struttura polivalente». Nel campo delle politiche giovanili si cercherà, invece, di «offrire supporto informatico diretto» finalizzato ad agevolare «l’ingresso dei giovani del mondo del lavoro». Il miglioramento della qualità della vita, invece, verrà perseguito mediante un’azione incisiva nei settori dello “ sport e del tempo libero”, dove, la nuova amministrazione si propone di dotare il campo sportivo di un «manto erboso» con l’intento di «ricevere squadre di categorie professionistiche o di promuovere meeting sportivi». Infine, la «realizzazione di un auditorium consentirà ai ragazzi di trascorrere il loro tempo in maniera costruttiva».
SPADOLA – Ad una manciata di giorni dalla presentazione ufficiale delle liste per il rinnovo del consiglio comunale, la situazione appare, ancora, nebulosa, precaria, impossibile da decifrare. Le uniche certezze, come segnalato nei giorni scorsi, sono rappresentate dalla ricandidatura, alla carica di primo cittadino, di Giuseppe Barbara (foto) e dalla frammentazione di quello che è stato lo zoccolo duro di Michela Tassone. Se in casa di “Identità spadolese”, la lista che sostiene l’attuale maggioranza, le cose sembrano procedere nel migliore dei modi, così non sembra sul versante dei potenziali antagonisti, dove, allo stato, si registra una situazione di stallo che rischia di regalare una facile vittoria al gruppo capitanato da Giuseppe Barbara.
SPADOLA – A poco più di dieci giorni dal termine ultimo per la presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio comunale, nel borgo della Minerva si respira un’atmosfera di calma apparente. Il clima non sembra certo quella della vigilia di una competizione elettorale, tuttavia, da più parti, giungono segnali di inquietudine che indicano, inequivocabilmente, l’avvio delle grandi manovre. Stando ai rumors ed alle indiscrezioni che circolano con insistenza, allo stato, l’unica certezza dovrebbe essere quella rappresentata dalla ricandidatura del sindaco uscente, Giuseppe Barbara. Supportato dai componenti di “Identità spadolese”, la lista che si aggiudicò il turno di ballottaggio nel 2010, l’attuale primo cittadino, starebbe lavorando alla composizione della nuova squadra. Alla luce del decreto legge n. 158, del 13 agosto 2011, convertito, con modificazioni, in legge 14 settembre 2011 n. 148, con cui è stata stabilita la nuova composizione degli organi, la nuova lista dovrà esser composta da soli sei candidati (più il candidato a sindaco), con la conseguenza che qualcuno tra i consiglieri uscenti dovrà fare un passo indietro. In attesa di conoscere i nominativi che andranno a comporre la lista capeggiata da Barbara, l’attenzione degli osservatori si sta concentrando sul variegato fronte degli antagonisti. Dopo la rottura consumatasi tra i componenti la maggioranza che ha guidato il comune fino al 2009, ovvero fino a quando il Consiglio di Stato ha sostanzialmente decretato il ricorso al turno di ballottaggio, si è consumata un’autentica diaspora. Tra gli ex componenti della lista “Spatula nel cuore della gente” sarebbe in atto una guerra di tutti contro tutti. Abbandonata la causa dell’ex sindaco Michela Tassone, che sembra, allo stato godere dell’appoggio incondizionato di Bruno Filardo, qualcuno sembra aver iniziato a lavorare in proprio. Stando alle indiscrezione, si dovrebbe assistere, quindi, alla frammentazione delle forze antagonista all’attuale maggioranza. Da quanto trapela, infatti, Michela Tassone, seppur orfana della gran parte dei componenti la sua vecchia squadra, starebbe lavorando alla costituzione di un proprio raggruppamento. Sul fronte dei “ribelli” ci sarebbe l’ex consigliere Mariano Bertucci, eletto nel 2007 con ventinove preferenze e pronto a mettersi alla testa di un proprio raggruppamento. Sembra perdere consistenza, anche se non è tramontata del tutto, l’ipotesi della discesa in campo di Vito Primerano, un altro transfuga del gruppo Tassone. Come se non bastasse, ad ambire alla rappresentanza dei circa seicento elettori spadolesi, pare potrebbe esserci, anche, il ritorno dell’ex sindaco Domenico Marchese, il quale, avrebbe avviato le consultazioni per la costituzione di un’ulteriore lista. Un quadro composito ed in continua evoluzione che, alla fine, potrebbe riservare qualche clamorosa sorpresa.
SERRA SAN BRUNO - Un episodio certamente strano, che però potrebbe essere solo il frutto di una bravata di qualcuno che ha pensato bene di crearsi così un'alternativa (illegale) alla noia paesana. Nella tarda serata di ieri, una Fiat Panda intestata ad una donna serrese, T.G., è stata rubata nei pressi del piazzale antistante al campo di calcetto situato su via Giacomo Matteotti. I proprietari dell'auto hanno subito denunciato il furto ai carabinieri della locale Stazione, non immaginando di certo che il "caso" si sarebbe risolto nel giro di poche ore. La Fiat Panda rubata, infatti, è stata ritrovata stamattina davanti all'entrata di un casolare di campagna a Spadola, in località Pendini, di proprietà del consigliere comunale Mirko Tassone. Ad avvertire i carabinieri è stato proprio il padre di Tassone, che stamattina recatosi sul posto si è subito accorto della presenza dell'auto.
SPADOLA - Nonostante la grandine, che in queste ore si sta abbattendo in grande quantità sulle Serre vibonesi, un incendio di grosse dimensioni è divampato stasera in un deposito di materiale edile situato alle porte di Spadola. L'incendio, le cui cause sono ancora tutte da accertare, ha provocato ingenti danni al capannone. Sul posto sono impegnate tutte le squadre di Vigili del Fuoco del distaccamento di Serra San Bruno che stanno domando l'incendio. Sul posto anche i carabinieri della locale Compagnia, agli ordini del capitano Esposito Vangone, cui spetterà il compito di verificare se il rogo abbia avuto o meno origine dolosa. Al momento, comunque, l'ipotesi più accreditata pare essere quella di un fulmine che potrebbe aver provocato l'insorgere delle fiamme. All'interno del fabbricato sono andati in fumo materiali da costruzione, legname, plastica e altro materiale. Le fiamme hanno reso il capannone completamente inagibile poichè il metallo di cui era fatta la struttura si è piegato su se stesso a causa delle alte temperature. E' stato impedito, ad ogni modo, che il rogo si propagasse nei terreni limitrofi.
SERRA SAN BRUNO – Lento, inesorabile, a volte impercettibile. Un nemico oscuro, subdolo, senza volto, assale alle spalle le comunità ed i paesi delle aree interne della nostra regione. Il territorio montano, con la sua storia, la sua cultura, a volte estremo fortino della memoria e dell’identità rischia lentamente di sparire. A rivelarlo l’impietosa sequenza delle partenze, i cui cicli, da un secolo e mezzo, non sembrano volersi arrestare. Nel corso degli anni è cambiata la destinazione, il mezzo con cui si va via, la tipologia umana, la condizione economica e sociale di chi parte ma anche di chi resta. Ciò che però non muta è lo spirito di chi è costretto a mettersi in marcia, non per volontà, per necessità. Lo sradicamento, tanto mirabilmente descritto da Simon Weill ne “La prima radice”, appare in tutta la sua drammaticità. In anni in cui l’immigrazione viene descritta come il dramma degli altri, in quella fascia di territorio visivamente rappresentata dall’altipiano delle Serre, il fenomeno, tra picchi più o meno alti, è sempre andato avanti, senza sosta. Non è infrequente imbattersi in centri storici ormai spopolati, caratterizzati da porte sprangate, da finestre tristemente serrate. Nei luoghi deputati all’aggregazione spesso si registra l’assenza delle generazioni di mezzo. Le braccia da lavoro o i cervelli partono per tornare magari fugacemente nel solo periodo estivo. Un impoverimento costante, ben descritto da una comparazione dei diversi censimenti. Prendendo come riferimento i dati riferiti a nove comuni della fascia montana, San Nicola da Crissa, Vallelonga, Simbario, Spadola, Brognaturo, Serra San Bruno, Mongiana, Fabrizia e Nardodipace, si osserva immediatamente un drastico calo della popolazione residente. Ove si consideri, infatti, che nel 1861, anno del primo censimento generale della popolazione italiana, gli abitanti ammontavano alla ragguardevole cifra di 27.320, si comprende immediatamente come la scure dell’emigrazione si sia abbattuta impietosamente. Un terremoto di dimensioni vertiginose. I 16.604 abitanti che ancora risiedono nei centri considerati, evidenziano, infatti, un calo di ben 10.716 unità nell’ultimo secolo e mezzo. Una cittadina di dimensioni medio piccole sparita dalla carta geografica. Per avere un’idea del dato è come se un visitatore recandosi a Serra San Bruno, Fabrizia, Brognaturo e Vallellonga trovasse quattro cittadine fantasma, prive di popolazione. La situazione appare ancor più scoraggiante ove si consideri che il progressivo calo dei residenti prosegue ormai dal 1951. Nei nove comuni, oggi, la popolazione è addirittura inferiore di 8283 unità a quella del 1921 quando, a dispetto delle partenze oltreoceano e della Grande guerra, vi dimoravano ancora 24.887 persone. Al termine di un altro conflitto mondiale, nonostante le altissime perdite in termini di vite umane, al censimento del 1951 la popolazione risulta 28.759. Il boom economico con la famosa freccia del Sud, il treno che dall’Italia meridionale scaricava quotidianamente centinaia di braccia da lavoro a Torino e nelle altre città del triangolo industriale, intaccherà dapprima solo relativamente il numero dei residenti, attestatisi nel 1961 a 27.698. Situazione ben diversa vent’anni dopo, quando si registrano quasi diecimila presenze in meno e 17.969 abitanti. Segue una breve quanto effimera ripresa. Nel 1991 la popolazione sale, infatti, a 18.025. Gli anni novanta ed il primo scorcio del nuovo secolo, nonostante i primi flussi migratori in entrata, fanno registrare l’ennesima flessione. Nel 2001 vengono censiti 17.149 abitanti, oggi scesi a poco più di 16.000. In altri termini dal 1991 ad oggi e come se le popolazioni di Spadola, Brognaturo e Simbario fossero svanite nel nulla.
(articolo pubblicato nelle pagine vibonesi de Il Quotidiano della Calabria)
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